Tassa auto in busta paga, lo scherzetto di Meloni per il nuovo anno: ti tolgono dal 10% al 50% dal tuo stipendio | Controlla quanto ti tocca pagare
Nuove regole per queste tipologie di automobili: ecco come cambieranno le tasse in busta paga a partire dal 2025.
Ogni inizio anno arriva puntuale con una serie di novità che possono cambiare il quotidiano di molti italiani. Le scelte di chi sta al governo spesso cercano di bilanciare due esigenze: mettere ordine nei conti pubblici e spingere verso una mobilità più sostenibile.
Le macchine, soprattutto quelle a benzina o Diesel, sono ancora il mezzo più usato da chi si muove per lavoro. Però, con la transizione ecologica che avanza (anche se a rilento), è sempre più evidente che qualcosa deve cambiare. Da un lato c’è la necessità di ridurre l’inquinamento, dall’altro si deve fare attenzione a non colpire troppo chi dipende dall’auto per vivere e lavorare.
In Italia, il mercato delle auto elettriche non va proprio alla grande. Mentre in altri Paesi si vedono sempre più colonnine di ricarica, da noi la situazione è più complicata. Ci sono costi alti, pochi incentivi e le persone esitano a fare il passo. Per questo, le leggi e i regolamenti stanno cercando di spingere verso l’acquisto di veicoli “verdi”. Ma come si fa senza gravare troppo sulle tasche di lavoratori e aziende?
Sembra che la risposta possa essere nella tassazione. Cambiare le regole per certi tipi di veicoli potrebbe essere il primo passo. Questi mezzi rappresentano una fetta importante del mercato e, toccandoli, si può innescare un effetto domino. Però bisogna trovare il giusto equilibrio, perché un cambio sbagliato rischia di pesare tutto sulle spalle dei lavoratori.
Conseguenze per chi usa quest’auto
Se questa proposta passa, dal 1° gennaio 2025 chi firma un contratto con una determinata tipologia di auto potrebbe trovarsi con una tassazione completamente diversa. Per i veicoli tradizionali, l’impatto potrebbe essere pesante, con una tassazione che arriva fino al 50%.
Certo, chi ha un’elettrica potrebbe sorridere, ma per chi guida ancora benzina o Diesel la situazione rischia di diventare parecchio complicata. Le aziende, intanto, si troveranno di fronte a un bivio: accettare costi maggiori o cambiare tutta la flotta.
Cambiano le regole
Dal 2025, almeno secondo le proposte, il sistema di tassazione per i mezzi aziendali potrebbe essere rivoluzionato. Finora tutto si basava sulle emissioni di CO2, con fasce ben definite. Ma presto, potrebbe entrare in gioco un nuovo criterio: il tipo di alimentazione del veicolo. Ecco che le auto elettriche e le ibride plug-in avrebbero un trattamento fiscale di favore, mentre benzina e Diesel sarebbero penalizzate.
Le elettriche, per esempio, potrebbero essere tassate appena al 10%, mentre per le ibride plug-in si parla del 20%. E per tutte le altre? Una percentuale unica del 50%. È chiaro che questa mossa mira a spingere lavoratori e aziende a scegliere veicoli più ecologici, ma non è detto che tutti saranno contenti di questo cambio di rotta.