Strisce pedonali vietate ai pedoni, la nuova legge folle che cancella il diritto di precedenza dei pedoni: ecco la motivazione | Puoi solo qui
Strisce pedonali e cambiamenti assurdi per i pedoni: cambiano le regole sulla precedenza, ecco cosa succede.
Attraversare la strada? Un gesto che facciamo ogni giorno senza pensarci troppo. Le strisce pedonali sono lì per proteggerci, un simbolo chiaro che ci dice: “Ok, qui sei al sicuro”. O almeno, così è stato fino ad ora. Perché, a quanto pare, questa certezza potrebbe vacillare.
Le città sono sempre più caotiche. Traffico, clacson che suonano senza tregua, gente di corsa e semafori che sembrano farci dispetti. E in tutto questo marasma, le famose “zebre” sull’asfalto stanno perdendo il loro significato originale. Forse hai notato anche tu che le auto si fermano sempre meno, come se non vedessero le strisce. O peggio, come se le ignorassero di proposito.
Questa situazione non riguarda solo le macchine, però. Anche noi pedoni dobbiamo fare i conti con un mondo in cui attraversare la strada sta diventando una sfida. Le regole che davamo per scontate sono sotto esame. E, a essere sinceri, l’idea che il diritto di precedenza possa essere messo in discussione lascia un po’ tutti a bocca aperta.
Il problema, però, è che le grandi città sono diventate un incubo per il traffico. Le soluzioni che spuntano fuori per risolvere il problema sembrano sempre più creative… o folli, a seconda dei punti di vista. E quando si parla di “fluidità”, sembra che a rimetterci siano spesso i più deboli.
Nuove regole per le strisce pedonali
Le strisce pedonali, che per anni sono state una specie di “zona franca” per chi camminava, adesso sembrano avere un significato diverso. In certe città si parla di rivedere le regole, lasciando agli automobilisti un margine di libertà in più. Strano, vero? Ma è una realtà che si sta concretizzando.
Si punta tutto sulla velocità, sulla necessità di evitare quei piccoli rallentamenti che, a quanto pare, creano ingorghi infiniti. Questo però significa che i pedoni devono essere molto più cauti. Non si attraversa più d’istinto: bisogna aspettare, osservare, calcolare. Un po’ come giocare a una partita di scacchi con le auto.
Il pedone cede il passo: la nuova (strana) regola
In alcune situazioni, non sarà più l’auto a fermarsi. Sarà il pedone a dover aspettare. Suona assurdo, no? Ma l’idea è che se ogni macchina rallenta o si ferma, il traffico va in tilt. Allora si propone di invertire il sistema: le auto passano e i pedoni aspettano che la strada sia sgombri; tutto questo nelle grandi città.
Chi cammina per le strade non è molto contento di questa novità, e come biasimarli? Dopo anni in cui hanno insegnato che sulle strisce pedonali sono i pedoni a tenere le redini, ci tocca cambiare mentalità. Certo, potrebbe essere utile per evitare ingorghi, ma viene spontaneo chiedersi: quanto è sicuro questo nuovo approccio?