Farmaci e guida, anche se Salvini ha detto che non è vero: se assumi questi sei subito positivo | È stato provato e ti levano la patente

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Non metterti alla guida se hai assunto questo farmaco - www.vehiclecue.it

Con l’assunzione di farmaci rischi il ritiro della patente: nonostante le rassicurazioni di Salvini, il rischio è reale.

Matteo Salvini ha cercato di tranquillizzare tutti dichiarando che farmaci di uso comune, come la tachipirina, non rappresentano un pericolo per chi guida. Un messaggio rassicurante, accompagnato da un video in cui il Ministro mostra una scatola del noto antipiretico, quasi a voler smontare ogni dubbio. Ma se per molti queste parole hanno dissipato le preoccupazioni, per altri hanno sollevato un interrogativo: davvero non c’è nulla di cui preoccuparsi?

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Nella vita quotidiana, i farmaci sono una costante per tanti di noi: c’è chi usa antistaminici per le allergie, chi antidolorifici per mal di testa persistenti, o chi fa affidamento su farmaci prescritti per problemi più seri. Pensare che qualcosa di così normale possa metterci nei guai al volante sembra assurdo, quasi surreale. Eppure, il dubbio c’è, alimentato dalla nuova normativa sul Codice della strada, che rende i controlli ancora più severi.

Quel video di Salvini ha suscitato più di un sorriso, ma ha anche lasciato molti perplessi. Non si parla solo di tachipirina: il problema riguarda una categoria ben più ampia di farmaci. La questione non è banale, perché con le nuove regole basta un test positivo a far scattare sanzioni pesanti, senza nemmeno dover dimostrare che il guidatore fosse realmente in uno stato di alterazione.

E qui nasce il vero problema. Per chi assume regolarmente farmaci prescritti dal medico, il rischio di ritrovarsi ingiustamente sanzionato non è così remoto.

Farmaci comuni o rischi reali?

Con multe che arrivano fino a 6.000 euro, la sospensione della patente e perfino la confisca del veicolo, la paura non è solo teorica. Ma allora, quali sono i farmaci che davvero possono farci finire in queste situazioni?

Non tutti i medicinali comportano lo stesso livello di rischio. Su alcuni farmaci, come la tachipirina o i semplici antidolorifici, si è parlato tanto, ma spesso senza motivo: il rischio reale è inesistente. Al contrario, esistono categorie di farmaci che possono effettivamente causare problemi. È il caso degli antidolorifici oppioidi, delle benzodiazepine o di alcuni antidepressivi, che possono alterare i risultati dei test antidroga, anche se usati legittimamente.

Posto di blocco (Depositphotos foto)
Posto di blocco (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Quando il falso positivo diventa un problema vero

C’è una linea sottile tra precauzione e allarmismo, e la nuova normativa non sempre aiuta a fare chiarezza. Medicinali di uso comune, come antistaminici o sedativi leggeri, possono generare risultati inaspettati durante i controlli. Il vero problema, però, è che spesso non si distingue tra un uso terapeutico e un abuso. E questo crea situazioni paradossali: persone che assumono farmaci prescritti rischiano di essere trattate come se avessero assunto droghe.

Il tema è delicato e la confusione non aiuta. Per ora, la cosa migliore è prestare attenzione ai farmaci che si assumono e controllare sempre le controindicazioni. Per alcuni medicinali il rischio è reale, ma su altri, come la tanto citata tachipirina, si è semplicemente esagerato.