Auto prestata ai figli, anche per un graffio ti tolgono la pelle di dosso: le assicurazioni sono pronte a distruggerti | Le clausole che ti rovinano

Se presti l’auto ai tuoi figli dovrai fare molta attenzione. L’assicurazione potrebbe toglierti la pelle di dosso per un semplice graffio.

Ogni giorno, migliaia di genitori e amici prestano le proprie auto senza pensarci troppo, specialmente quando i figli sono neopatentati o si ha la necessità di un mezzo di trasporto. Ma cosa accade se, in un momento di distrazione, si verifica un incidente? Le leggi italiane sono molto chiare in materia di responsabilità, ma spesso gli automobilisti non conoscono le implicazioni legali di prestare il proprio veicolo a qualcun altro.

Secondo la legge italiana, se un incidente coinvolge un’auto prestata, sia il conducente che il proprietario del veicolo possono essere ritenuti responsabili. Il Codice Civile stabilisce che la responsabilità del conducente è diretta, poiché è lui a dover rispettare le norme del Codice della Strada. Se non lo fa, come nel caso di guida imprudente, sarà considerato responsabile dell’incidente. D’altra parte, anche il proprietario del veicolo è responsabile, in quanto titolare dell’auto, a meno che non possa provare che il veicolo è stato utilizzato senza il suo consenso.

Se un genitore presta l’auto al figlio o a un amico, è importante che il conducente sia a conoscenza delle condizioni della polizza assicurativa. Alcuni contratti limitano la copertura ai soli proprietari, escludendo chi non è titolare del veicolo. Pertanto, se il figlio o l’amico causa un incidente, potrebbero esserci difficoltà nel risarcire i danni se la polizza non copre chi non è intestatario del veicolo.

Un aspetto fondamentale riguarda il fatto che il conducente che non è il proprietario del veicolo non ha diritto a risarcimenti per danni fisici causati dall’incidente. La legge stabilisce che se il conducente è colui che provoca l’incidente, non può essere considerato un “terzo” e quindi non ha diritto alla copertura per i danni alla propria persona. Questo può portare a spese impreviste per chi guida l’auto di qualcun altro, mettendo a rischio anche la sua situazione economica.

Assicurazione, attenzione a prestare la tua auto: hai una grande responsabilità

Nel caso in cui un incidente danneggi il veicolo, la responsabilità del risarcimento è di chi guidava l’auto. Tuttavia, se il veicolo non era in regola con la revisione, la responsabilità potrebbe essere suddivisa. Recentemente, una sentenza della Cassazione ha chiarito che il conducente potrebbe essere responsabile solo per metà dei danni se il veicolo non era stato revisionato, attribuendo parte della colpa al proprietario.

Le multe e la perdita di punti della patente in caso di infrazione sono un altro aspetto da tenere in considerazione. La legge prevede una responsabilità solidale tra il conducente e il proprietario dell’auto, il che significa che entrambi potrebbero dover pagare la multa. Tuttavia, la perdita dei punti riguarda esclusivamente chi stava guidando al momento dell’infrazione. Le conseguenze legali possono essere gravose per entrambi i soggetti coinvolti.

Reati gravi: la responsabilità solo del conducente

Nel caso in cui l’incidente causi gravi danni fisici o la morte di una persona, le conseguenze penali ricadono esclusivamente sul conducente. Il proprietario del veicolo non sarà soggetto a procedimenti penali per il comportamento del conducente.

Tuttavia, ciò non esclude che il proprietario possa affrontare altre ripercussioni legate all’assicurazione o alle sanzioni civili, a seconda delle circostanze. Se hai intenzione di prestare la tua auto a un amico o a un familiare, è fondamentale essere consapevoli delle possibili implicazioni legali e assicurative. Non conoscere queste regole potrebbe comportare gravi conseguenze economiche e legali.