“Alt! Mi mostri il FAP”, Polizia appostava ovunque: se ancora non lo hai ti costa una denuncia e il sequestro dell’auto
I nuovi controlli della polizia preoccupano gli automobilisti: ora possono chiederti il FAP, e può costare molto caro.
Nel corso degli ultimi mesi, un documento apparentemente semplice, ma essenziale, è diventato il centro di numerosi controlli su strada. Per chi viaggia quotidianamente con la propria auto, si tratta di un aspetto da non sottovalutare, poiché l’assenza o l’irregolarità può comportare conseguenze rilevanti. Tuttavia, non tutti gli automobilisti sembrano essere consapevoli dell’importanza di questa novità.
Ogni automobilista sa quanto sia importante avere in ordine i documenti della propria vettura. Dal libretto di circolazione al certificato di revisione, ogni pezzo di carta deve essere pronto a essere esibito. Ma cosa succede quando le forze dell’ordine richiedono una verifica aggiuntiva, legata non solo alla documentazione, ma anche al funzionamento del veicolo stesso?
Sempre più spesso si parla di nuove tecnologie e normative volte a rendere la circolazione stradale non solo più sicura, ma anche rispettosa dell’ambiente. Eppure, il confine tra prevenzione e infrazione può diventare sottile per chi non rispetta pienamente le regole. Questo nuovo elemento di controllo, infatti, punta il dito su un sistema specifico che ogni vettura diesel moderna dovrebbe avere.
Da accessorio obbligatorio a motivo di contestazione, la sua importanza è cresciuta negli ultimi anni. Proprio per questo, i controlli si stanno intensificando, con pattuglie appostate ovunque per verificare che tutto sia in regola.
Il ruolo del FAP e i rischi legati alla sua assenza
Il filtro antiparticolato, noto come FAP, è un dispositivo obbligatorio installato su tutte le auto diesel moderne. Il suo scopo è trattenere le polveri sottili altamente inquinanti (PM10 e PM2,5) prodotte durante la combustione del gasolio, evitando che vengano rilasciate nell’aria. Nonostante la sua importanza per la tutela ambientale, alcuni automobilisti scelgono di rimuoverlo, attirati dall’idea di ridurre i costi di manutenzione e migliorare le prestazioni del motore.
Tuttavia, la rimozione del FAP non è solo una pratica dannosa per l’ambiente, ma rappresenta un’azione illegale. Le normative vigenti prevedono sanzioni severe per chiunque venga trovato senza questo dispositivo. Le forze dell’ordine, grazie a tecnologie avanzate, sono ora in grado di rilevare con precisione ogni manomissione, portando a multe elevate e possibili denunce.
Polizia in azione: sequestri e denunce per chi trasgredisce
Le pattuglie stradali si stanno organizzando in modo sempre più sistematico, con controlli mirati a verificare l’integrità del FAP sui veicoli diesel. Chi viene sorpreso senza filtro rischia non solo il sequestro dell’auto, ma anche una denuncia penale per violazione delle normative ambientali.
Questa stretta nei controlli sottolinea quanto il rispetto delle regole sia essenziale. Rimuovere il FAP può portare a multe che raggiungono i 1.697 euro, accompagnate dal ritiro del libretto e dall’obbligo di ripristinare il dispositivo. Nei casi più gravi, le conseguenze possono comprendere reclusione da due a sei anni e sanzioni economiche fino a 100.000 euro.