Bollo auto, decisione definitiva: non paga più chi è nato prima del 1996 | Tutti gli altri si preparino al conto salato
Sei nato prima del 1996? Allora non devi più pagare il bollo dell’auto: la nuova esenzione fa discutere, come funziona.
Il bollo auto rappresenta una delle tasse automobilistiche più discusse in Italia. Ogni anno, milioni di automobilisti si trovano a dover fare i conti con questo tributo regionale, il cui importo dipende da diversi fattori, tra cui la potenza del veicolo e la regione di residenza. Tuttavia, alcune categorie di veicoli beneficiano di specifiche esenzioni, creando un panorama normativo piuttosto complesso e spesso difficile da interpretare.
Recentemente, il tema del bollo auto ha attirato l’attenzione a causa di una norma che sembra agevolare una particolare fascia di cittadini.
La notizia ha suscitato molte discussioni, alimentate dalla confusione tra esenzioni per specifici veicoli e agevolazioni riservate a determinate fasce di età o di contribuenti. Questa apparente disparità ha generato dubbi e interrogativi tra gli automobilisti.
Molti si sono chiesti se questa misura fosse effettivamente legata all’età del proprietario del veicolo, ipotizzando che chi è nato prima del 1996 potesse non essere più tenuto al pagamento del bollo auto. La questione, però, non riguarda direttamente le persone fisiche, ma piuttosto i veicoli storici e d’epoca che rispettano requisiti specifici.
Le esenzioni per i veicoli storici
La normativa italiana prevede che i veicoli immatricolati prima del 1996 possano beneficiare di un’esenzione dal bollo auto, a condizione che abbiano acquisito la qualifica di veicoli storici. Questa agevolazione è disciplinata dall’articolo 63 della Legge n. 342/2000 e da successivi aggiornamenti normativi. Non si tratta di un diritto automatico, ma di un beneficio riservato a mezzi certificati come “storici” o di interesse collezionistico.
Secondo le disposizioni vigenti, i veicoli con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni possono usufruire di una riduzione del 50% sulla tassa automobilistica, purché siano iscritti a uno dei Registri riconosciuti come l’Automotoclub Storico Italiano (ASI) o altri equivalenti. Per i mezzi con oltre 30 anni di anzianità, invece, è prevista l’esenzione totale dal pagamento del bollo auto, a patto che non vengano utilizzati per scopi professionali.
Chi può ottenere l’esenzione e come richiederla
Le esenzioni non si applicano in automatico: per ottenere il beneficio, il proprietario del veicolo deve richiedere il Certificato di rilevanza storica e collezionistica, che va successivamente annotato sulla carta di circolazione. Questo documento, disciplinato dal Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009, attesta l’importanza storica del mezzo e il suo valore collezionistico.
Inoltre, per usufruire delle agevolazioni fiscali, è necessario che il veicolo non sia destinato a un uso professionale. Gli automobilisti interessati devono recarsi presso la Motorizzazione Civile per aggiornare la documentazione e successivamente rivolgersi agli uffici competenti per registrare l’esenzione sul bollo auto.