Patente revocata, arriva l’età limite secondo i medici: in migliaia se la vedranno strappare davanti agli occhi | Inizia lo sfoltimento
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Anziano disperato alla guida (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Tutti i medici sono concordi nell’affermarlo: questa è l’età limite dopo la quale si dovrebbe smettere di guidare.
Quando si parla di sicurezza stradale, la discussione sembra non esaurirsi mai. È un tema che mette in gioco tanti aspetti diversi: non solo le condizioni fisiche e mentali dei guidatori, ma anche quanto le strade siano sicure, se le regole sono sufficientemente chiare e, soprattutto, se vengono rispettate.
Una cosa è certa: guidare non è solo un diritto, ma una grande responsabilità, e chiunque si metta al volante deve essere davvero in grado di farlo in sicurezza. Negli ultimi anni, si è parlato parecchio di cosa significhi essere “idonei” alla guida.
I riflessi, la prontezza mentale e anche la capacità di gestire situazioni complesse possono fare la differenza. Tuttavia, i metodi che vengono utilizzati per valutare queste capacità sembrano non essere sempre adeguati, soprattutto quando si tratta di alcune categorie specifiche di conducenti.
E qui si apre un capitolo complicato. Uno degli argomenti più discussi è sicuramente il ruolo dell’età. Non è un segreto che con l’avanzare degli anni il corpo e la mente cambiano, e non sempre in meglio. E’ chiaro che alcune limitazioni, anche piccole, possono aumentare i rischi al volante. Il punto è: come valutare questi limiti?
Il ruolo dell’età
In tutto questo, c’è chi sostiene che la tecnologia possa dare una mano. Le auto moderne hanno sistemi di sicurezza incredibili, come i freni automatici o i sensori di rilevamento degli ostacoli, e potrebbero essere un valido supporto per chi non è più così pronto nei riflessi. Però, diciamocelo, affidarsi solo alla tecnologia non basta. Serve qualcosa di più.
In Italia ci sono circa 3 milioni di persone che hanno superato questa determinata soglia d’età e che hanno la patente; ma non tutti, chiaramente, hanno le stesse condizioni fisiche e mentali. Secondo gli esperti, servirebbero test più rigidi, e chi non li supera non dovrebbe più guidare.
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Riflessi e concentrazione in bilico
Durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), sono stati presentati dati che fanno riflettere. Il 47% delle persone sopra i 70 anni ha problemi di riflessi, mentre circa uno su quattro ha difficoltà di attenzione che potrebbero compromettere seriamente la sicurezza alla guida. Non è tutto: secondo le statistiche, tra i conducenti deceduti in incidenti stradali nel 2010, un terzo aveva più di 65 anni.
Gli esperti hanno sottolineato la necessità di cambiare le regole per il rinnovo della patente. Attualmente, non sono previsti esami obbligatori che valutino la salute cognitiva o fisica in modo approfondito, e questo lascia spazio a rischi inutili. Servirebbero controlli più mirati, magari coinvolgendo specialisti come geriatri o neurologi per garantire che chi guida sia davvero in grado di farlo.