Pedaggio in città, per entrare bisognerà pagare e la colpa è del traffico

Pedaggio da pagare

Pedaggio auto (Freepik) - www.systemscue.it

Da domenica prossima, probabilmente, coloro i quali vorranno accedere alla zona più trafficata di Manhattan, dovranno pagare una tassa.

Le tasseche ogni cittadino dovrebbe pagare -, sono, difatti, una componente imprescindibile, della vita quotidiana dei contribuenti. Costituendo il principale mezzo, attraverso cui gli Stati (dovrebbero) finanziare i servizi pubblici. Motivo per cui, ogni cittadino (direttamente o indirettamente), concorre al sostentamento di settori fondamentali, come la sanità, l’istruzione, e le infrastrutture.

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Pertanto, dalle imposte sul reddito, ai tributi indiretti, come l’IVA, ogni transazione, o guadagno, genera un contributo fiscale. Un sistema, questo, che mira alla re-distribuzione delle risorse, con cui garantire una maggiore equità sociale, e finanziare il benessere collettivo.

Il peso (ingente) delle tasse è, tuttavia, spesso oggetto di dibattito. Non a caso, migliaia di contribuenti, ritengono che alcune imposte siano, appunto, eccessive, o proprio inique; al contrario di altri che, invece, lamentano un uso inefficiente dei fondi pubblici. Un tutto che genera, ovviamente, discussioni sull’equilibrio fra obblighi fiscali, e i benefici reali (ricevuti).

Comprendere la natura e la destinazione delle tasse, può, comunque, aiutare a percepirle, non solo come un onere, ma come un potenziale investimento per il futuro della collettività.

Una tassa (forse) di troppo

Da domenica, per accedere, con l’auto, alla parte sud di Manhattan (una delle aree più trafficate di New York), sarà obbligatorio pagare un pedaggio variabile, in base all’orario. Una misura che, sebbene già in vigore in molte città del mondo, sta rivelandosi una novità, per gli Stati Uniti. Infatti, nonostante le sue finalità siano di tipo ecologico, e di riduzione del traffico, il provvedimento ha suscitato numerose critiche. Soprattutto fra i pendolari delle zone circostanti. Le polemiche, in sé, avevano già portato a modificare il piano (all’origine, previsto per il mese di giugno), in cui il prezzo, massimo, del pedaggio, doveva essere di 15 dollari.

Tuttavia, la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, aveva deciso di posticiparlo, temendo «conseguenze impreviste per i cittadini». Quindi, le tariffe attuali, ora abbassate del 40%, prevedono 9 dollari nei giorni feriali, dalle ore 5.00 alle ore 21.00, e 2,25 dollari, nelle ore notturne, e nei weekend. Veicoli commerciali e turistici, pagheranno di più, contrariamente a moto e categorie specifiche, le quali potranno godere di agevolazioni. I ricavi (si presume), saranno destinati al miglioramento del trasporto pubblico.

Pagare il pedaggio, a Manhattan
Manhattan (Freepik) – www.systemscue.it

Le zone coinvolte

La zona interessata, comprende l’area a sud di Central Park, che ospita il fulcro finanziario e dei monumenti, come l’Empire State Building. Il traffico congestionato, la cui velocità media si aggira intorno ai 17 km/h (nelle ore di punta), crea problemi di mobilità, inquinamento, e intralcio ai mezzi di soccorso. Le nuove regole, dunque, mirano a ridurre siffatti disagi.

I più critici, sostengono che la tassa penalizzi i lavoratori pendolari, costretti a usare l’auto, per l’assenza di alternative adeguate, nel trasporto pubblico. Perciò, nonostante le, almeno, dieci cause legali intentate contro il piano, incluso un ricorso dello stato del New Jersey, per presunti impatti ambientali, il progetto è stato confermato, e potrebbe diventare un modello per altre città statunitensi.