Autovelox estirpati, il 2025 inizia con una sorpresa che ti spiazza: bocciata l’installazione addio all’incubo

Autovelox sul ciglio stradale

Autovelox sul ciglio stradale (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Gli autovelox saranno estirpati a partire dal 2025. La loro installazione viene bocciata, addio all’incubo.

Negli ultimi anni, il tema della sicurezza stradale ha assunto un ruolo sempre più centrale nelle politiche pubbliche. Tra le misure più discusse vi sono le nuove politiche per l’uso degli autovelox, dispositivi progettati per monitorare la velocità dei veicoli e ridurre il rischio di incidenti.

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Sebbene la loro efficacia sia spesso oggetto di dibattito, è innegabile che rappresentino uno strumento cruciale per promuovere una guida più responsabile. Le nuove normative, introdotte di recente in diversi paesi europei, mirano a regolare in modo più trasparente e uniforme l’uso degli autovelox.

In primo luogo, si prevede una maggiore standardizzazione nella loro installazione. Questo significa che i dispositivi devono essere collocati in punti strategici e segnalati con chiarezza, come previsto dal Codice della Strada. Tale misura punta a evitare che gli autovelox vengano percepiti come strumenti per fare cassa, ma piuttosto come un deterrente per comportamenti pericolosi.

In secondo luogo, molte giurisdizioni stanno introducendo tecnologie più avanzate nei sistemi di rilevazione. Autovelox di nuova generazione sono in grado di monitorare non solo la velocità, ma anche altri comportamenti scorretti, come il mancato rispetto della distanza di sicurezza o l’utilizzo del cellulare alla guida.

Aspetti delle nuove politiche

Un aspetto delle nuove politiche riguarda l’impiego di strumenti per analizzare l’efficacia degli autovelox. Molti comuni stanno adottando un approccio basato sui dati, monitorando il numero di incidenti e di infrazioni registrate prima e dopo l’installazione. Questo approccio non solo garantisce maggiore trasparenza, ma consente anche di ottimizzare le risorse, spostando i dispositivi in aree con un più alto tasso di rischio.

Molte sono lecritiche. Alcuni sostengono che l’eccessiva dipendenza dagli autovelox possa generare un clima di sfiducia tra i cittadini e le istituzioni. Inoltre, vi è il rischio che l’uso indiscriminato di questi dispositivi penalizzi gli automobilisti in situazioni marginali, come piccoli sforamenti dei limiti di velocità.

Autovelox
Autovelox (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Cosa è successo a Treviso

Nella Marca Trevigiana, il prefetto Angelo Sidoti ha respinto le richieste di 26 Comuni per installare nuovi autovelox fissi e automatici. Restano attivi solo i due già esistenti: uno sulla tangenziale di Treviso e l’altro in via Kennedy a Riese Pio X. La decisione si basa sul basso tasso di incidentalità legato all’eccesso di velocità nei tratti indicati, che non soddisfa i requisiti della normativa vigente.

Secondo la legge, per installare autovelox su strade extraurbane ordinarie o urbane di scorrimento, serve l’autorizzazione del prefetto, concessa solo in caso di alto tasso di incidenti e impossibilità di effettuare contestazioni immediate a causa delle condizioni della strada o del traffico. Questo richiede un’analisi dettagliata degli incidenti avvenuti nel quinquennio precedente sul tratto interessato.