Caos autovelox, la nuova legge non risolve il problema e le strade restano pericolose: nuovo fallimento del Codice della Strada che paghiamo noi
Nonostante le nuove leggi, non si risolvono i problemi di sicurezza stradale: le amministrazioni locali sono bloccate.
La sicurezza stradale è uno di quegli argomenti che si ripresentano continuamente, e non a caso: ogni giorno si registrano incidenti, violazioni e tragedie che coinvolgono automobilisti, ciclisti e pedoni. Eppure, nonostante i tanti tentativi di migliorare la situazione, sembra che ci siano sempre più ostacoli. Si parla di nuove tecnologie, normative, controlli più serrati… ma il problema resta sempre lì, quasi immutato.
Tra gli strumenti più discussi, gli autovelox giocano un ruolo fondamentale. Da una parte vengono visti come essenziali per garantire il rispetto dei limiti di velocità, dall’altra c’è chi li considera un modo furbo (e neanche tanto nascosto) per rimpinguare le casse dei Comuni. Inutile negarlo: il dibattito è acceso. C’è chi si lamenta della loro presenza e chi, invece, li reclama in punti strategici per ridurre i rischi di incidenti. Insomma, è una questione che non mette tutti d’accordo.
Le norme che regolano il traffico stradale sono cambiate più volte negli anni. Ogni aggiornamento del Codice della Strada ha portato qualche novità, ma spesso si è trattato di modifiche che non andavano fino in fondo, lasciando questioni irrisolte. La gestione degli autovelox, ad esempio, continua a essere un campo minato: tra burocrazia, autorizzazioni e regolamenti poco chiari, i risultati sono a dir poco altalenanti.
Nel frattempo, sulle strade italiane, il caos non si ferma. Gli incidenti sono all’ordine del giorno, e certe tratte continuano a essere pericolose anche dopo l’introduzione di misure più severe. Insomma, sembra che non bastino né multe salate né nuove tecnologie. E, alla fine, chi paga davvero il prezzo di queste mancanze sono gli utenti della strada, che si ritrovano a fare i conti con una situazione che non cambia mai.
Autovelox e leggi incomplete
L’ultima riforma del Codice della Strada, entrata in vigore di recente, ha introdotto regole più rigide su diversi aspetti, ma non è riuscita a risolvere tutto. Tra i problemi rimasti aperti, spicca quello degli autovelox.
Il problema? Serve l’omologazione di un ente specifico per poter installare nuovi autovelox, ma al momento non esiste nessuna azienda in Italia che possa farlo. È un paradosso e una situazione che blocca le amministrazioni locali, lasciando scoperte strade che avrebbero bisogno di controlli immediati.
Amministrazioni bloccate, strade a rischio
Questa confusione normativa ha un impatto diretto sulla sicurezza. Un esempio chiaro arriva dal Piemonte, dove il sindaco di Venaria, Fabio Giulivi, ha raccontato le difficoltà incontrate nel tentativo di installare un dispositivo su una strada provinciale. Si tratta della strada delle Valli di Lanzo – dove recentemente si è verificato un incidente mortale – che è ferma da mesi. L’amministrazione locale attende che qualcuno, a livello centrale, chiarisca finalmente la questione.
Non è solo un problema di Venaria, però. Questo stallo normativo rappresenta un fallimento che potrebbe ripetersi in tante altre realtà. Nel frattempo, i progetti per migliorare la sicurezza stradale rimangono in sospeso, e le strade continuano a essere teatro di pericoli e tragedie.