Veicoli ibridi: stop all’esenzione del bollo auto in Liguria
La decisione adottata in Liguria ha fatto discutere politica, esperti del settore e cittadini. La Regione ha deciso di abolire gli incentivi sul bollo auto. Ecco perché
Secondo quanto annunciato dall’assessore della Regione Liguria Giacomo Giampedrone, è stato deciso di non rinnovare l’esenzione bollo auto relativamente ai veicoli ibridi che verranno immatricolati. Il bollo auto rappresenta una tassa che tutti i proprietari di mezzi immatricolati in Italia sono obbligati a pagare, variabile in base ad alcuni aspetti specifici del veicolo stesso.
Per comprendere il prezzo effettivo e preciso che bisognerà sostenere, si può ricorrere al calcolo della tassa regionale automobilistica, consultabile comodamente online sul portale dell’ACI. Il prezzo parte da un minimo di 30 euro ma può sforare addirittura i 200. Dunque quali sono gli aspetti che influiscono sul prezzo, comportandone un aumento o una riduzione?
Fondamentalmente si tratta della potenza del motore in kW e la classe ambientale d’appartenenza dei veicolo. Inoltre, la spesa che dovrà essere sostenuta varia anche in base alla regione di residenza, non essendo la gestione del bollo auto di competenza nazionale ma regionale. Anche i conducenti di mezzi che risultano essere noleggiati o in leasing sono obbligati a versare l’imposta, a meno che questa non sia già stata inclusa nei canoni mensili.
Esistono specifiche situazioni in cui, tuttavia, i soggetti saranno esenti dal pagamento, come nei casi di disabilità attestata, oppure per i possessori di auto elettriche o ibride, che potranno essere soggetti ad un esonero anche totale dal versamento del tributo. Esattamente come nel caso della Liguria, che a partire dal 2016 al fine di incrementare la diffusione di veicoli generanti un impatto ambientale minimo ha introdotto un’agevolazione vantaggiosa per i cittadini che avrebbero selezionato un’autovettura ibrida. Per tutti coloro che hanno immatricolato un veicolo ibrido nel 2023, la possibilità di usufruire dell’incentivo sarà garantita fino al termine dell’anno; discorso opposto per i proprietari di mezzi la cui immatricolazione è avvenuta nel corso del 2024.
Il principale motivo alla base della decisione
Nonostante la misura avesse portato il numero di tali veicoli ad una crescita smisurata, passando da appena 550 a oltre 15.480 unità immatricolate negli ultimi anni, con un tasso d’incremento pari al 1.600% – come attestano i dati diffusi da Auto Blog – la decisione della Regione risulta definitivamente irrevocabile. E’ stato proprio l’assessore Giampedrone a spiegare che, esattamente come avviene in ogni altro ente territoriale italiano, si tratta di misure ‘una tantum’ e non permanenti. Nonostante gli effetti prodotti in termini di diffusione del prodotto, nonché di una consapevolezza tra i cittadini che puntasse maggiormente alla sostenibilità, il principale motivo che ha portato la Regione Liguria al dietrofront è rappresentata dai quasi 3,9 milioni di euro annui di perdite. Ed ecco quindi arrivare il definitivo abbandono della misura, profondamente contestata sia da parte dei cittadini liguri, sia dalle forze politiche dell’opposizione.
Come nel caso del consigliere ‘piddino’ Armando Sanna, che ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla mancata proroga, inquadrata come principale causa di rallentamento del processo di decarbonizzazione, un aspetto che sta assumendo un’importanza crescente anche nel settore automobilistico nazionale. D’altra parte sono state molteplici le Regioni d’Italia che, al contrario di quanto avvenuto in Liguria, hanno optato per la proroga e l’adozione di ulteriori misure agevolative nei confronti dei possessori di veicoli che offrano una maggior sostenibilità e una minor quantità di emissioni prodotte, includendo nella categoria sia i veicoli ibridi, sia le alternative elettriche al 100%.
Le differenti vedute e le criticità degli incentivi
Il dibattito ha riguardato anche i conoscitori del settore automobilistico, nonché gli stessi cittadini. Sono essenzialmente due le opposte correnti di pensiero che hanno contornato il discusso avvenimento; se da una parte ci sono coloro che affiancano il consigliere Sanna nella sua battaglia, l’altro lato della medaglia è rappresentato da chi riserva maggiore attenzione alle casse della regione, evidenziato la necessità di risanarle riducendo le perdite, mediante un più equo bilanciamento tra incentivi e obiettivi sostenibili.
Nell’ambito della Regione Liguria sono stati differenti le iniziative proposte da vari enti territoriali per promuovere l’acquisto e la circolazione di vetture ibride, come nel caso del bonus pari a 6.000 destinato proprio agli acquirenti di veicoli a basse emissioni appartenenti alla classe Euro 6, previa rottamazione di un’alternativa inquinante. L’incentivo è stato esteso dal Comune di Genova nel corso del 2022, ma i risultati profondamente deludenti, con l’utilizzo unicamente del 15% dei fondi stanziati, come riferito dallo stesso ente comunale, hanno acceso i riflettori sulla necessità di intervenire attivamente al fine di consapevolizzare maggiormente la popolazione, coinvolgendola in discorsi riguardanti l’importanza di un futuro più sostenibile, obiettivo perseguibile soprattutto grazie ai piccoli gesti che ciascuno può compiere nella propria quotidianità.