Deciso l’aumento delle accise, come cambiano i prezzi di benzina e diesel

Diesel (Depositphotos foto)

Diesel (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Aumento delle accise su benzina e diesel: previsto un rincaro di 1-2 centesimi al litro. Scopri come cambiano i prezzi.

Le accise sulla benzina e sul diesel tornano al centro dell’attenzione. Queste imposte, che da anni pesano sul costo dei carburanti, stanno per subire un ritocco al rialzo. La commissione finanze del Senato ha dato il via libera a un piano che prevede un “riallineamento” delle aliquote tra benzina e diesel, giustificato dalla necessità di tener conto dell’impatto ambientale di questi carburanti. Le polemiche, però, non si sono fatte attendere.

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L’idea di fondo sarebbe quella di utilizzare i fondi raccolti attraverso questo aumento per sostenere il trasporto pubblico locale. Insomma, si dice che i soldi servano per migliorare autobus e treni nelle città. Ma, considerando il peso che questa decisione avrà sul portafoglio delle famiglie, molti si chiedono se sia davvero la strada giusta da percorrere.

Questa storia delle accise sembra il classico gioco delle priorità: da una parte, si punta alla sostenibilità; dall’altra, si carica il costo sulle spalle degli automobilisti. Resta da vedere se il governo riuscirà a bilanciare davvero le due cose o se tutto si tradurrà in un ennesimo peso per le famiglie italiane.

È una misura che tocca un nervo scoperto. Per milioni di italiani, l’auto non è un lusso ma una necessità, e ogni centesimo in più alla pompa si sente. Tra rincari energetici e bollette alle stelle, l’aumento delle accise sembra l’ennesima spallata in un momento già complicato.

Quanto incidono le accise sui carburanti?

Se si guarda il prezzo del carburante, una cosa è certa: le accise non sono proprio un dettaglio. Per ogni litro di benzina, circa 0,728 euro finiscono nelle casse dello Stato, mentre per il gasolio siamo a 0,617 euro. Non è poco, soprattutto se si aggiunge anche l’IVA, che fa lievitare ulteriormente i costi.L’aumento previsto è compreso tra 1 e 2 centesimi al litro. A prima vista sembra poca roba, ma quando fai due conti, l’impatto non è affatto trascurabile.

Il Codacons, ad esempio, ha stimato che un incremento di appena 1 centesimo sul diesel potrebbe costare agli automobilisti italiani 245 milioni di euro in più all’anno. Se poi i centesimi diventano due, la cifra raddoppia: parliamo di 490 milioni di euro. Questo colpo colpirà soprattutto chi ha un’auto diesel, che in Italia sono tantissime: circa il 41,5% delle vetture in circolazione. E con i prezzi che già oscillano come una giostra, questa novità non farà certo piacere a chi ogni giorno si muove per lavoro o per necessità.

Previsti aumenti sulle accise (Freepik)
Previsti aumenti sulle accise (Freepik foto) – www.vehiclecue.it

Reazioni tra politica e cittadini

Le critiche non si sono fatte attendere. Francesco Boccia, del PD, ha accusato il governo di tradire le promesse fatte: “Dicevano che non avrebbero toccato le tasse e ora colpiscono automobilisti e imprese”. Ancora più dura la posizione del M5S. Il senatore Marco Croatti ha definito questa decisione “una mazzata”, sottolineando come il riallineamento benzina-diesel sia solo una scusa per aumentare le accise sul gasolio.

E le accuse non si fermano qui. Giorgia Meloni, che in passato aveva dichiarato guerra alle accise, è stata soprannominata “Miss Salasso” dai suoi oppositori. La critica principale? Secondo loro, il governo si limita a tassare senza affrontare davvero il problema del caro carburanti. Cosa cambia concretamente? Beh, se consideriamo un pieno da 50 litri, l’aumento potrebbe variare da 0,61 a 1,22 euro a seconda del rincaro effettivo. Non sembra tanto, ma alla lunga questa spesa extra si fa sentire, soprattutto per chi usa l’auto ogni giorno. Per molti automobilisti, questa decisione arriva come una doccia fredda. La speranza è che almeno le risorse raccolte vengano davvero utilizzate per migliorare i trasporti pubblici, anche se il passato ci insegna a non farci troppe illusioni.