Auto autonome in Svizzera: da marzo 2025 il via libera ai veicoli senza conducente
Sembra fantascienza, ma è realtà. I primi veicoli a guida autonoma circoleranno da quest’anno in Svizzera.
Immagina di vedere un’auto senza conducente che ti passa accanto per strada. Sembra fantascienza, vero? Eppure, a partire da marzo 2025, questa scena diventerà una realtà anche in Svizzera. Il Consiglio federale ha dato il via libera alla circolazione di veicoli autonomi su tratti autorizzati, segnando un passo importante verso il futuro della mobilità.
Questa novità è il risultato di anni di lavoro: tutto è partito con la revisione parziale della legge sulla circolazione stradale, approvata nel 2023, e culminato con l’ordinanza emessa lo scorso dicembre. I Cantoni avranno ora il compito di valutare e autorizzare le richieste, con il supporto di esperti e dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). Ma cosa significa tutto questo nella pratica?
Certo, i veicoli non saranno completamente indipendenti. Per esempio, ci sarà sempre un operatore a distanza pronto a intervenire in caso di necessità. Inoltre, alcune funzioni specifiche come il parcheggio automatico o il pilota automatico sulle autostrade saranno limitate a spazi e contesti ben definiti.
Insomma, la Svizzera si prepara a entrare nell’era della guida automatizzata, e le promesse sono tante: maggiore sicurezza, viabilità migliorata e nuove opportunità economiche. Ma come funzionerà davvero? E quali saranno le prime applicazioni concrete? Scopriamolo insieme.
Come funziona la guida automatizzata
Partiamo da una delle novità più interessanti: il monitoraggio a distanza. Ogni veicolo autonomo sarà costantemente sotto controllo da parte di un operatore in una centrale. Questo operatore non guiderà fisicamente il mezzo, ma interverrà in situazioni dove il sistema non è in grado di gestire da solo un problema. Ad esempio, se il veicolo si trova davanti a un ostacolo che non riesce a interpretare, l’operatore potrà suggerire una manovra o prendere temporaneamente il controllo. E poi c’è il pilota automatico. Già in autostrada, con un semplice comando, il conducente potrà lasciare il volante e rilassarsi un attimo, anche se deve essere pronto a riprendere il controllo in qualsiasi momento.
Questo sistema promette di rendere i viaggi lunghi meno stressanti, migliorando anche la sicurezza, dato che elimina molti errori umani legati alla distrazione o alla stanchezza. Un altro punto forte è il parcheggio automatico. Hai presente quelle manovre che a volte sembrano impossibili? Bene, dimenticale. I veicoli a guida autonoma saranno in grado di parcheggiare da soli in spazi dedicati, senza nemmeno avere un conducente a bordo. Certo, ci vorrà del tempo per adattarsi a questa novità, ma immagina quante discussioni sul parcheggio si potrebbero evitare!
Opportunità e sfide per il futuro
Secondo il Consiglio federale, questa tecnologia non riguarda solo la comodità, ma anche la sicurezza stradale. Ridurre gli errori umani, che sono la principale causa degli incidenti, potrebbe davvero salvare vite. Inoltre, i veicoli autonomi potrebbero migliorare la viabilità nelle città congestionate, ottimizzando i flussi di traffico e riducendo i tempi di percorrenza. Un settore che sembra pronto a trarre enormi vantaggi è quello del trasporto merci. I camion autonomi potrebbero rivoluzionare la logistica, soprattutto per il cosiddetto “ultimo miglio”, ovvero la fase finale della consegna.
Ma, come sempre, non è tutto rose e fiori. L’implementazione di questa tecnologia richiederà investimenti significativi, soprattutto per creare infrastrutture adeguate. E poi ci sono le sfide etiche e sociali: siamo davvero pronti a fidarci di veicoli senza conducente? E cosa succede se qualcosa va storto? Domande non facili, ma inevitabili.