Anche il capoluogo emiliano potrà fare affidamento sul rivoluzionario servizio di taxi. Una necessità dettata dall’elevata domanda, in costante moltiplicazione
Uber lo aveva già annunciato; adesso lo sbarco del servizio Taxi nella città di Bologna è diventato realtà, a partire dalla data del 28 gennaio 2025. La possibilità d’introduzione è stata garantita dall’accordo tra il colosso americano nel settore della mobilità e il consorzio Cat, aderente a itTaxi.
L’impresa californiana aveva già toccato il capoluogo emiliano, mediante l’introduzione nel corso del 2020 del servizio Black, unicamente relegato agli NCC. Esattamente un quinquennio dopo, data l’elevata richiesta che il servizio di taxi cittadino si è trovato costretto a fronteggiare, l’offerta viene estesa, in modo tale da poter soddisfare la domanda di quanti più cittadini possibili.
Il General Manager di Uber Italia, Lorenzo Pirreddu, ha affermato come l’introduzione della funzionalità Taxi garantirà una crescita dell’intera città di Bologna in termini di efficienza, a beneficio sia dei turisti, sia dei locali. La volontà futura è di estendere ulteriormente la presenza del servizio nel resto dell’Emilia-Romagna.
Anche l’altro capo coinvolto, il Presidente di Cat, Marco Carati ha espresso la volontà di migliorare l’esperienza degli utenti che usufruiranno di Uber Taxi, evidenziando la possibilità di integrare tecnologie sempre più al passo con i tempi grazie alla sottoscrizione della partnership, già effettuata nel 2022.
Tutti i taxi e radiotaxi affiliati al consorzio Cat verranno impiegati per garantire efficienza e puntualità nel servizio. Se vi state chiedendo come sia possibile richiedere una corsa, sappiate che dovrete impiegare in modo pratico e semplice unicamente il vostro smartphone. Scaricate dallo store l’applicazione Uber, selezionate il prodotto Taxi e mettetevi in collegamento con un autista, operante tramite la piattaforma itTaxi; in questo modo riuscirete a monitorare gli spostamenti e il percorso effettuato dal tassista per raggiungere il luogo in cui avverrà il prelievo di passeggeri.
La corsa procederà come qualsiasi altra esperienza in taxi e al termine del tragitto il pagamento del servizio dovrà essere erogato direttamente mediante l’app, dove sarà possibile anche esprimere una recensione in merito all’efficienza della corsa e dell’autista, lamentando eventuali disguidi. Il servizio nel corso del primo giorno di effettività sul campo è stato prevalentemente utilizzato dalle fasce d’età più giovani, in particolar modo da turisti che si trovavano a visitare Bologna. Dati i molteplici spostamenti che questa fetta di fruitori è solita compiere, il servizio si è già dimostrato potenzialmente utile e prolifico, da una parte e dall’altra.
La giornata del 28 gennaio 2025, che ha segnato il definitivo esordio di Uber in territorio bolognese non è propriamente filata via in maniera completamente liscia, senza incappare in qualche piccolo disguido. Ma d’altronde era inevitabile. La principale problematica lamentata dagli utenti fa riferimento alla difficoltà nel trovare corse disponibili, per le quali l’attesa è arrivata ad ammontare fino a svariate decine di minuti, mezz’ora o più.
Ciò nonostante, Uber si è detta particolarmente soddisfatta dei risultati perseguiti nel giorno che ha, di fatto, sancito la sua inaugurazione nella tredicesima città d’Italia. Opinioni contrastanti, invece, raccolte tra gli autisti affiliati al consorzio Cat, tra coloro che non sono abituati all’impiego di tecnologie via smartphone, trovandosi limitati nello svolgimento delle corse proprio da questo punto di vista e altri che, per lo stesso motivo, hanno assunto una linea decisa, evitando di accettare un numero elevato di corse giornaliere. Non basterà di certo un giorno per definire se il servizio possa rivelarsi unicamente vantaggioso o drammaticamente disastroso, ma i primi feedback inquadrano lo sbarco di Uber a Bologna come una necessità da accogliere favorevolmente.