“Si fermi e mi porga le mani”, la Polizia ha cambiato strategia: non serve più l’alcoltest per farti 1.400€ di multa

Automobilista porge le mani al poliziotto (Depositphotos foto)

Automobilista porge le mani al poliziotto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

La Polizia stradale può usufruire di questo metodo di controllo: basta un’osservazione per ricevere una multa salata.

Negli ultimi anni, il Codice della Strada è diventato sempre più rigido, con multe salate e nuove regole pensate per migliorare la sicurezza sulle strade italiane. Tra le infrazioni più nel mirino ci sono quelle legate alla distrazione alla guida e quelle dovute alla ridotta capacità di controllo del veicolo.

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Insomma, si cerca di colpire chi mette in pericolo sé stesso e gli altri. Ma non si tratta solo di aumentare le sanzioni. Le forze dell’ordine hanno anche cambiato modo di controllare e punire i trasgressori. Fino a poco tempo fa, ci si affidava solo a test specifici. Ora le cose sono cambiate.

La vera novità? Gli agenti possono contestare un’infrazione in modo immediato, senza bisogno di strumenti particolari. Se prima si doveva aspettare un test per confermare una violazione, oggi può bastare l’osservazione diretta del comportamento del conducente.

Un cambio di rotta che ha fatto discutere parecchio, soprattutto tra chi teme che possa portare a sanzioni ingiuste o difficili da contestare. Di certo, l’intento è chiaro: colpire più duramente chi non rispetta le regole e velocizzare i controlli. Ma questo nuovo approccio ha sollevato anche qualche dubbio.

Sanzioni pesanti, contestazioni rapide

L’idea dietro a questa novità è chiara: rendere più efficace il contrasto alle distrazioni alla guida, che rappresentano una delle principali cause di incidenti. La possibilità di punire un’infrazione senza bisogno di strumenti aggiuntivi permette agli agenti di intervenire più rapidamente e con maggiore frequenza.

In molti si chiedono quanto sia giusto multare qualcuno solo in base a un’osservazione, senza prove concrete come foto o video. Il rischio è che aumentino le sanzioni difficili da contestare, lasciando agli automobilisti ben poche possibilità di difesa.

Smartphone e guida (Pexels foto)
Smartphone e guida (Pexels foto) – www.vehiclecue.it

La multa arriva subito

Uno degli esempi più discussi è quello del cellulare alla guida. Il Codice della Strada 2024 stabilisce che chiunque venga sorpreso a tenere in mano lo smartphone rischia una multa fino a 1.400 euro, con la decurtazione di 5 punti dalla patente.

E se la stessa infrazione si ripete entro due anni? Peggio ancora: i punti scalano a 10 e la patente può essere sospesa fino a tre mesi. Il punto chiave, però, è un altro: non serve dimostrare che il cellulare fosse effettivamente in uso. Basta averlo in mano. Le uniche eccezioni consentite sono l’uso di dispositivi a viva voce o con auricolari, a patto che non provochino troppa distrazione al conducente e soprattutto non necessitino dell’uso delle mani, che devono rimanere sempre libere.