Stop ai viaggi in Italia, blocco delle auto per fermare il turismo: una decisione che ammazza l’economia e le vacanze

Turismo in Italia (Depositphotos foto)

Turismo in Italia (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Nuove restrizioni che per molti penalizzano turismo ed economia, ma che in determinate zone italiane permettono di rifiatare.

In Italia, il turismo è una delle colonne portanti dell’economia. Milioni di persone ogni anno affollano le città d’arte, le coste e le località montane, portando ricchezza ma anche qualche grattacapo. Quando l’afflusso di visitatori diventa ingestibile, nascono problemi di viabilità, sovraffollamento e tensioni con i residenti.

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Ecco perché, negli ultimi anni, molte amministrazioni locali hanno deciso di correre ai ripari con nuove restrizioni. Città come Venezia e Firenze hanno già introdotto limiti agli ingressi e regole più rigide per i turisti. Queste decisioni però non mettono tutti d’accordo: da una parte c’è chi le ritiene necessarie per proteggere il territorio, dall’altra chi le vede come un ostacolo alla crescita economica.

Gli operatori del settore turistico, infatti, temono un crollo delle prenotazioni e un calo degli incassi. Per molti, bloccare l’accesso a certe aree equivale a tagliare fuori intere fasce di turisti, soprattutto quelli che si spostano in gruppo con pullman e viaggi organizzati. Ma le amministrazioni locali insistono: senza regole chiare, si rischia il caos totale, soprattutto nei momenti di punta.

E proprio le misure che riguardano i mezzi turistici stanno facendo discutere più di tutte. I divieti alla circolazione e le limitazioni agli autobus sono tra le scelte più criticate, perché colpiscono chi viaggia in comitiva e chi organizza pacchetti low cost. Ma per chi vive in certe località, il problema è evidente: non si può più andare avanti senza regole.

Restrizioni e controlli fino al 2 marzo

C’è una zona in cui, oltre alla limitazione del traffico, sono stati intensificati i controlli per verificare che gli autisti e i tour operator rispettino le regole. La Prefettura, l’Anas e le forze dell’ordine lavoreranno insieme per garantire che nessuno aggiri le nuove disposizioni.

I sindaci dei comuni coinvolti, tra cui Angelo Caruso e Francesco Di Donato, si sono detti soddisfatti di queste misure, ritenendole essenziali per mantenere un equilibrio tra turismo ed esigenze locali. Non tutti però sono d’accordo: molti operatori del settore sono preoccupati per un possibile crollo delle presenze, soprattutto nei prossimi mesi. La questione, insomma, è tutt’altro che chiusa.

Invasione di turisti (Rai - youtube screenshot)
Invasione di turisti (Rai – youtube screenshot) – www.vehiclecue.it

Targhe alterne per i pullman turistici

Per affrontare la recente emergenza, le autorità locali hanno deciso di limitare l’accesso ai pullman turistici in alcune zone dell’Abruzzo, in particolare a Roccaraso e nei comuni vicini. La decisione è arrivata dopo un weekend di fuoco: 260 autobus in un solo giorno, oltre 10.000 visitatori riversati nelle strade della località sciistica. Risultato? Traffico paralizzato, disagi ovunque e problemi di sicurezza.

Dopo una riunione urgente del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, si è deciso di applicare la regola delle targhe alterne per i pullman lungo la strada statale 17. Questa misura coinvolge diversi comuni della zona, tra cui Castel di Sangro, Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia e, ovviamente, Roccaraso. L’obiettivo è chiaro: ridurre il caos e gestire meglio i flussi turistici, evitando che situazioni del genere si ripetano.