Treni a idrogeno, a Rovato è arrivato il primo a emissioni zero

Il primo prototipo di treno a idrogeno (Alstom)

Il primo prototipo di treno a idrogeno (Alstom foto) - www.vehiclecue.it

In provincia di Brescia è pronto ad entrare in funzione il primo treno a idrogeno esistente sul territorio nostrano. Ma l’ambizioso progetto è solo all’inizio

Il settore del trasporto pubblico si trova inevitabilmente ad affrontare una fase di grande transizione, specie per quanto concerne la mobilità su rotaia. La necessità primaria è quella di imboccare un processo che conduca alla progressiva decarbonizzazione, mostrando una maggior attenzione verso la sostenibilità ambientale e la riduzione delle emissioni nocive.

—>

Un carburante che si è già rivelato particolarmente fruttuoso, ma che nei prossimi anni potrebbe addirittura essere protagonista di una crescita che lo porterà ad essere protagonista nell’ambito dell’alimentazione dei mezzi di trasporto su rotaia; stiamo parlando dell’idrogeno verde.

Le sperimentazioni legate all’utilizzo di tale carburante sono già avvenute in svariati territori d’Europa, in particolare per quanto riguarda la linea ferroviaria. In questo modo sarà possibile garantire un rifornimento maggiormente sostenibile per i treni, ottimizzandone le prestazioni, ma contribuendo ad un significativo ribasso di emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Anche l’Italia è ora pronta ad inaugurare l’utilizzo dell’idrogeno verde nella propria rete ferroviaria. Questa rivoluzionaria introduzione si deve al progetto H2iseO, che ha permesso di rendere realtà un’aspirazione difficilmente realizzabile anche solo fino alla scorsa decade. Il primissimo esemplare ha fatto il proprio debutto sui binari della stazione di Rovano, nel bresciano.

Un’alternativa pronta a stravolgere il mondo delle rotaie

Nei giorni che seguono si assisterà all’effettuazione dei primi test, sia per quanto concerne il collaudo, sia relativamente al rifornimento del treno. Inoltre, è bene sottolineare la realizzazione di un deposito prettamente destinato alla manutenzione dei mezzi di trasporto alimentati ad idrogeno verde, proprio nelle vicinanze della stazione. Il 13 febbraio rappresenterà il giorno della presentazione ufficiale alla stampa.

Il Coradia Stream di Alstom, gruppo ferroviario francese, presenta in dotazione una tecnologia ‘Fuel Cell’, atta all’alimentazione dei motori elettrici. Con una capienza pari a 200 posti e un’autonomia che supera i 600 km, il suo utilizzo è stato inquadrato proprio per sostituire progressivamente i mezzi a combustione fossile attualmente circolanti, che rappresentano inevitabilmente la principale risorsa in termini di mobilità su rotaie nel nostro paese.

Progetto del treno a emissioni zero (Alstom)
Progetto del treno a emissioni zero (Alstom foto) – www.vehiclecue.it

Il progetto che renderà l’idrogeno protagonista

L’idea è di introdurlo ufficialmente in funzione sulla linea Brescia-Iseo-Edolo, gestita dalla società lombarda FERROVIENORD, come già svelato durante la presentazione ufficiale del progetto, che adesso comincia a prendere realmente forma, data soprattutto la presenza concreta del mezzo che dovrà essere impiegato per la percorrenza. La ricerca che si cela dietro al progetto denominato H2iseO, deliberato congiuntamente da FERROVIENORD, Ferrovie Nord Milano e Trenord, punta molto più in alto, aspirando al raggiungimento di obiettivi davvero senza precedenti.

La volontà è quella di dare origine ad una vera e propria Hydrogen Valley, la prima a sorgere nella penisola italiana. La culla dell’ambizioso progetto sarebbe rappresentata dalla Valcamonica, dove potrebbe prendere forma una filiera economico-industriale legata all’idrogeno verde, in modo da fornire il proprio determinante apporto al raggiungimento in tempi sempre più rapidi della definitiva decarbonizzazione. Ed è per questo che, nonostante l’importanza rappresentata in quanto ‘capostipite’, il treno della stazione di Rovato non sarà l’unico presente in Italia a sfruttare l’idrogeno verde; sono ben 14 i modelli acquistati da FNM (Ferrovie Nord Milano), anche grazie ai finanziamenti disposti dalla Regione Lombardia, fortemente determinata a favorire una transizione sostenibile in prima persona. A rivelarlo è MSN.