Auto cinesi all’assalto dell’Europa: la fusione Changan-Dongfeng crea un colosso da 5,16 milioni di veicoli

Bandiere cinesi

La posizione rilevante della Cina sul mercato automobilistico (Freepik foto) - www.vehiclecue.it

La necessità di sfoltire l’offerta automobilistica della potenza asiatica, pur mantenendo il proprio ruolo dominante sul mercato, ha condotto ad una decisione epocale

Il mercato automobilistico cinese si è già attestato come uno dei più importanti globalmente riconosciuti, data la diffusione di numerose case – soprattutto nel territorio europeo – capaci di attirare un numero sempre maggiore di consumatori, in virtù delle alternative proposte e dei costi estremamente convenienti.

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Di pari passo, specie negli ultimi anni, anche la qualità dei prodotti offerti ha subito una netta crescita, in particolar modo per quanto concerne l’impegno delle case automobilistiche a garantire soluzioni funzionali, tanto quanto attente alle necessità ambientali. Elementi che indubbiamente hanno svolto un ruolo fondamentale nell’accrescimento del ‘boom’ di mercato.

La concorrenza è sempre più agguerrita tra i differenti produttori, una situazione che ha coinvolto persino il Governo centrale cinese ad intervenire in modo deciso. Pechino si trova attualmente allo studio di una strategia efficace, che possa alleggerire l’ormai interminabile catalogo di case produttrici attive sul mercato.

Ed è proprio in questo discorso che si inserisce l’indiscrezione circolata negli ultimi tempi, che inquadrerebbe una fusione tra due brand che hanno realmente rappresentato la storia del mercato di produzione automobilistica in Cina, da rivali ad alleati per dare origine ad un piano di crescita congiunto.

I colossi implicati nella fusione

Ad essere interessate da questo scenario saranno la Dongfeng e la Changan. Quest’ultima si occupa della produzione e della vendita di veicoli a marchio Deepal, Avatr e Kaicene, oltre a joint-venture con case automobilistiche estere, quali Changan Ford e Changan Mazda; pensate che nell’anno 2021, la vendita dei veicoli derivanti dalle associazioni con brand non cinesi ha rappresentato il 76% degli ingressi totali per Changan.

All’altro capo troviamo la Dongfeng, specializzata nella produzione di veicoli commerciali leggeri, destinato al mercato locale. Il Motor Group Company Limited ha ufficialmente annunciato che la Dongfeng Motor Corporation ha in previsione una massiccia ristrutturazione, che interesserà anche un gruppo ‘statale centrale’. Nonostante sia stata specificata la possibilità di mutamento per quanto concerne l’azionista di controllo, le attività produttive non subiranno conseguenze limitanti. Il medesimo comunicato è stato diffuso dall’altro colosso coinvolto, la Changan Automobile, che ha parlato di un ‘riassetto della catena di controllo‘, che avverrà per mano del China South Industries Group Corp..

Dongfeng e Changan
La fusione tra Dongfeng e Changan (Canva/Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Le reazioni della stampa e gli sviluppi previsti

La stampa d’estremo Oriente si è dimostrata entusiasta in merito alla fusione che i due colossi, ormai possiamo dirlo, compiranno nei tempi a venire. Stando a quanto scritto sulle pagine del South China Morning Post, la possibilità è che ora il Governo cinese decida di porre una delle due case automobilistiche sotto un’unica holding di controllo, in modo da evitare di sfociare in una situazione di ‘sovraccapacità produttiva‘, mantenendo comunque standard elevati in tema di competitività sul mercato.

Stando ai dati raccolti per quanto concerne le rispettive case produttrici, la fusione tra Dongfeng Motor e Changan potrebbe assicurare alla nuova colossale azienda oltre 5,16 milioni di veicoli commercializzati, andando a superare di molto la BYD, società produttiva cinese che attualmente detiene lo scettro nel mercato cinese per fabbricazioni e vendite.