Calze da neve, puoi buttarle: adesso queste sono di nuovo illegali | Se ti fermano è un macello
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Calze da neve, torna il divieto: cosa cambia per gli automobilisti? Una novità inaspettata che può costare caro.
Negli ultimi anni, il tema delle calze da neve ha generato numerose discussioni tra gli automobilisti italiani. Inizialmente considerate non conformi alla normativa nazionale, queste soluzioni alternative alle catene hanno vissuto una lunga fase di incertezza legislativa. Tra decreti, circolari e sentenze, l’utilizzo delle calze da neve ha subito più di un ribaltamento.
Per molto tempo, le autorità stradali hanno mostrato una certa rigidità nei controlli, contestando agli automobilisti l’uso di questi dispositivi. La mancanza di una regolamentazione chiara ha portato a situazioni di forte ambiguità, con multe e sanzioni per chi sceglieva questa soluzione. Solo nel 2023, con un nuovo decreto, è arrivata un’apparente svolta che ne ha finalmente regolamentato l’uso.
Tuttavia, nelle ultime settimane, diverse segnalazioni hanno riacceso il dibattito. Alcuni automobilisti hanno riferito di essere stati fermati e sanzionati, riportando il timore che le calze da neve siano nuovamente illegali. La preoccupazione cresce in vista della stagione invernale, quando avere dispositivi di aderenza è obbligatorio su molte strade italiane.
A complicare ulteriormente il quadro è la disomogeneità nell’applicazione delle normative. Mentre alcuni controlli sembrano tollerare l’uso delle calze, in altri casi la polizia stradale ha applicato sanzioni per dispositivi non conformi. Gli automobilisti si chiedono quindi cosa sia realmente cambiato e se le calze da neve possano ancora essere utilizzate senza rischi.
Il punto sulla normativa vigente
Nonostante l’allarmismo, le calze da neve non sono diventate improvvisamente illegali. Tuttavia, non tutti i modelli in commercio rispettano i requisiti richiesti dalla normativa europea. Il decreto del febbraio 2023 ha infatti stabilito che solo le calze omologate secondo la norma UNI EN 16662-1:2020 sono equiparabili alle catene da neve e possono essere utilizzate legalmente in Italia.
Chi possiede calze senza questa certificazione rischia quindi sanzioni, poiché il loro utilizzo non è riconosciuto dalle autorità. Come riportato da Al Volante, l’omologazione garantisce che i dispositivi tessili abbiano caratteristiche tecniche adeguate, offrendo una tenuta su strada sufficiente nelle condizioni invernali. Le calze prive di questa certificazione, invece, non rientrano tra i dispositivi di aderenza consentiti e possono quindi essere oggetto di multe e contestazioni da parte della polizia stradale.
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Attenzione ai controlli: ecco quali calze da neve sono legali
Per evitare problemi, gli automobilisti devono controllare attentamente che le calze da neve acquistate siano omologate. La certificazione UNI EN 16662-1:2020 deve essere chiaramente indicata sulla confezione e sul prodotto stesso. In caso contrario, anche se esteticamente simili, le calze non saranno considerate valide e potranno comportare sanzioni in caso di controllo.
Le forze dell’ordine sono sempre più attente nel verificare la regolarità dei dispositivi di aderenza durante i controlli invernali. Chi viene fermato con calze non conformi potrebbe subire multe e, nei casi più gravi, essere obbligato a fermare il veicolo. Per questo motivo, è fondamentale acquistare solo modelli certificati, evitando prodotti economici o privi delle necessarie omologazioni.