Michael Schumacher, gli hanno rubato 15 milioni: la famiglia è disperata | Le cure sono costose

La famiglia Schumacher lotta tra cure costose e nuovi ostacoli: la famiglia ha perso oltre 15 milioni di euro!

Da oltre dieci anni, la vita di Michael Schumacher e della sua famiglia è cambiata per sempre. Dopo il tragico incidente sugli sci del 2013, la moglie Corinna e i figli hanno fatto di tutto per garantirgli le cure migliori, proteggendolo dagli sguardi del mondo. Ma il costo di questa battaglia è stato altissimo, non solo dal punto di vista emotivo, ma anche economico. Le spese per la sua riabilitazione ammontano a circa 7 milioni di euro all’anno, una cifra enorme che ha costretto la famiglia a prendere decisioni difficili.

Negli ultimi anni, Corinna ha dovuto vendere proprietà, beni di lusso e persino l’aereo privato della famiglia per sostenere queste spese. Solo a maggio, la collezione di orologi di Schumacher è stata messa all’asta, raccogliendo circa 4,4 milioni di euro.

Proprio mentre combatteva per sostenere le cure del marito, Corinna ha scoperto di essere stata vittima di un ricatto. Qualcuno vicino alla famiglia ha tentato di sfruttare la loro situazione per estorcere 15 milioni di euro, minacciando di diffondere foto, video e documenti riservati sulle condizioni di Michael.

Il processo che ne è seguito si è concluso con una sentenza. Il responsabile principale, Markus Fritsche, ex bodyguard di Schumacher, è stato condannato a tre anni di reclusione, mentre i suoi complici hanno ricevuto pene ancora più leggere.

Corinna non si arrende: “Sentenza troppo clemente”

Dopo il verdetto, Corinna ha deciso di non restare in silenzio e ha annunciato immediatamente ricorso, convinta che chi ha tentato di speculare sulla sofferenza della sua famiglia debba pagare un prezzo più alto. “Abbiamo presentato ricorso perché questa sentenza è troppo indulgente“, ha dichiarato la moglie del campione, come riportato da Fanpage.

L’ex guardia del corpo, che aveva lavorato per anni nella villa di Schumacher, ha tradito la fiducia della famiglia, accumulando 1.500 file segreti tra cui immagini e cartelle cliniche, con l’obiettivo di venderli o pubblicarli nel dark web. Un gesto che ha fatto sentire la famiglia ancora più esposta e vulnerabile.

Una battaglia tra dolore, soldi e privacy

Per Corinna, questa vicenda è stata un colpo durissimo. Da oltre undici anni lotta per proteggere il marito e la loro privacy, e ora si trova costretta a sacrificare parte di quella riservatezza per chiedere giustizia. Secondo TgCom 24, la famiglia continua a vendere beni preziosi per coprire i costi delle cure, ma questo non ha fermato chi ha cercato di approfittarsi della loro sofferenza.

Ora Corinna si affida all’appello, sperando che la giustizia possa finalmente punire severamente chi ha provato a lucrare sulla fragilità di Michael. Non è solo una questione di soldi, ma di dignità, rispetto e protezione per un uomo che ha dato tutto alla sua carriera e che oggi merita solo pace e cura.