Supersonico e silenzioso: XB-1 infrange il muro del suono senza impatto acustico

Jet XB-1

XB-1 si alza in volo (Boom Supersonic foto) - www.vehiclecue.it

Le potenzialità di XB-1 potranno rappresentare un punto di svolta epocale nell’ambito dei viaggi supersonici con passeggeri a bordo

A seguito del decollo effettuato dal Mojave Air & Space Port in California, il programma di test del jet XB-1 di Boom Supersonic si è ufficialmente concluso. Lo scorso 10 febbraio il mezzo sperimentale è stato in grado di infrangere il muro del suono tre volte consecutivamente, registrando un risultato decisamente prolifico per l’azienda produttrice.

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Il piano ha raggiunto la tredicesima missione di prova, giungendo così al suo completamento; l’ultimo volo è durato esattamente 41 minuti e il suo pilota Tristan Brandenburg, collaudatore di Bloom, è riuscito a superare la velocità del suono in addirittura tre occasioni – sforando i 1.234 km/h-.

Il fondatore e attuale CEO di Boom Supersonic, Blake School, è intervenuto sulla diretta web dell’azienda che documentava il test, palesando la sua emozione e la sensazione ‘agrodolce’ da lui provata; se da una parte il volo ha rappresentato il capitolo conclusivo del dimostratore, dall’altra ha aperto una fase ancora da riempire ed esplorare nell’ambito del progetto aerospaziale.

La possibilità di riaprire la strada che porterà alla reintroduzione dei voli di linea supersonici risulta sempre più tangibile. La tecnologia relativa all’XB-1 e ai modelli futuri potrà davvero tornare a disposizione dei passeggeri per raggiungere in tempo ridotto anche distanze particolarmente ampie.

Il record raggiunto

I test di volo dell’XB-1 hanno avuto inizio nel marzo 2024, raggiungendo l’ambizioso risultato della velocità supersonica lo scorso 28 gennaio; questo evento ha rappresentato un record, in quanto si è trattato del primo aereo civile a superare il muro del suono sorvolando i cieli statunitensi.

Il programma rappresenta un punto cruciale nella storia dell’azienda coinvolta e non solo; ad evidenziarne il ruolo di rilievo è stato anche Nick Sheryka, ingegnere capo dei test di volo di Boom, che ci ha tenuto a sottolineare come, nonostante molti lo credessero impossibile, anche una startup sia in grado di sviluppare in autonomia un mezzo supersonico, indipendentemente dalla presenza di un supporto economico da parte degli organi governativi.

Jet XB-1
Test di volo del jet XB-1 (Boom Supersonic foto) – www.vehiclecue.it

L’impatto acustico e i progetti futuri

Un’eccellenza, in questo senso, del jet XB-1 è stata rappresentata dal suo impianto acustico; considerate, infatti, che i ‘boom sonici’ generati in volo, non sono stati udibili sulla terraferma, in quanto l’altitudine di volo ha superato la soglia dei 2.134 metri, comportando una rifrazione delle onde sonore verso le aree più elevate dell’atmosfera. Un dato decisamente influente, se pensiamo che prima dello svolgimento dei test uno degli elementi di principale preoccupazione era rappresentato proprio dall’impatto acustico.

L’Overture, jet in grado di accogliere a bordo fino a 80 passeggeri, rappresenta il prossimo determinante colpo in canna della Boom. L’opera monterà motori Symphony e la volontà di ultimare le caratteristiche del design, in modo da terminarne l’effettiva realizzazione entro i prossimi 18 mesi rappresenta l’obiettivo prioritario da raggiungere secondo Scholl. I tempi stringono e l’ambizione mira dritto al 2029 come limite massimo entro cui ufficializzare l’entrata in funzione del nuovo jet.