ZTL abolita, “Sta uccidendo le nostre città e rovinando le vite di tutti”: ecco cosa succede adesso

ZTL (Depositphotos foto)

ZTL (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Le proteste contro la ZTL h24 infiammano residenti e commercianti: la situazione si fa sempre più calda e crea fronti diversi. 

Le Zone a Traffico Limitato sono da sempre un argomento che divide. Da un lato c’è chi le difende a spada tratta, vedendole come una soluzione per ridurre il caos urbano e l’inquinamento. Dall’altro, ci sono i commercianti e i residenti che le vivono come una sorta di gabbia che rende la vita quotidiana più complicata. Insomma, la questione è tutt’altro che semplice.

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Il problema principale? L’accessibilità. Con la ZTL, le macchine devono restare fuori, costringendo chiunque voglia entrare a trovare alternative spesso poco pratiche. Trasporti pubblici che non sempre funzionano a dovere, parcheggi che costano un occhio della testa e la sensazione di essere “tagliati fuori” dal resto della città. Per i negozianti, poi, la questione si fa ancora più seria: meno passaggio, meno clienti, incassi che calano.

E poi c’è il discorso della sicurezza. Strade meno trafficate significano anche meno gente in giro, soprattutto di sera. Alcuni dicono che questo ha favorito il degrado e aumentato la criminalità, rendendo certe zone poco vivibili. Altri, al contrario, sostengono che una città senza macchine sia più bella e accogliente, con spazi più fruibili per pedoni e biciclette. Chi ha ragione? Dipende da chi lo chiedi.

Nel frattempo, le amministrazioni cittadine si trovano a fare da arbitro tra due visioni opposte. Da una parte, c’è l’obiettivo di una mobilità più sostenibile, dall’altra il timore di danneggiare chi in centro ci vive e lavora. Non importa quale sia la decisione finale: qualcuno sarà sempre scontento.

Perché la gente è arrabbiata

Negli ultimi giorni la situazione è diventata ancora più tesa. Un volantino, apparso sia sui social che in giro per la città, ha chiamato a raccolta residenti e commercianti per una protesta contro la ZTL h24. Il messaggio è chiaro: “Così non si può andare avanti!”. Tra le accuse principali, la mancanza di accessibilità, il rischio di un centro storico sempre più vuoto e la crescente insicurezza.

A guidare la protesta c’è la Corporazione Esercenti del Centro Storico, che sui social ha fatto da cassa di risonanza all’iniziativa. Un altro gruppo, il Comitato Operativo Temporaneo “NO ZTL H24”, ha invece chiesto un ritorno al PUMS 2017, un piano che cercava di trovare un equilibrio tra mobilità sostenibile e le esigenze della città.

ZTL attiva (Depositphotos foto)
ZTL attiva (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Non tutti sono d’accordo

Ma attenzione: non tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda. L’Arena ha riportato che altre associazioni non erano nemmeno state informate della protesta. Inoltre, né Confesercenti né Confcommercio hanno preso parte all’iniziativa. Segno che il fronte anti-ZTL a Verona non è così compatto come potrebbe sembrare.

Anzi, alcune realtà locali hanno addirittura preso le distanze. Vivere il Centro ha definito la protesta una semplice presa di posizione ideologica, mentre l’associazione VeroCentro ha deciso di non aderire. Il dibattito, insomma, è tutt’altro che chiuso. Nel frattempo, la manifestazione in Piazza Brà ha riportato il tema della ZTL e delle sue conseguenze al centro delle discussioni. E difficilmente sarà l’ultima volta.