Nuova truffa al volante, rispondi a questa chiamata e ti svuotano il conto in banca: se vedi questo non rispondere
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Truffa al telefono in auto (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Una nuova versione della truffa sfrutta il telefono per svuotare i conti delle vittime: attenzione quando sei alla guida!
Negli ultimi anni, le truffe telefoniche si sono evolute, sfruttando tecniche sempre più sofisticate per ingannare le vittime e sottrarre loro ingenti somme di denaro. Tra le frodi più diffuse vi è la truffa Wangiri, un sistema che si basa su chiamate perse per spingere la vittima a richiamare numeri a pagamento.
Questa tecnica, nata in Giappone, ha visto una diffusione su scala globale, colpendo sia utenti privati che aziende. La versione originaria prevedeva una chiamata di pochi secondi che si interrompeva subito, inducendo la vittima a richiamare.
Il numero, però, apparteneva a una linea a tariffazione speciale, con costi altissimi per ogni minuto di conversazione.
Con l’avanzare della tecnologia, i truffatori hanno trovato nuovi modi per rendere questo raggiro ancora più efficace. La versione 2.0 della truffa Wangiri introduce alcune modifiche che la rendono più difficile da riconoscere: lo squillo dura più a lungo e, in alcuni casi, la chiamata sembra provenire da un numero apparentemente legittimo. Questo aumenta le probabilità che l’utente risponda o richiami, cadendo così nella trappola.
Un nuovo pericolo per gli automobilisti distratti
Le vittime di questa frode non sono solo i privati cittadini, ma anche aziende e call center, che per la loro natura tendono a richiamare numeri sconosciuti con maggiore frequenza. Le perdite economiche possono essere molto elevate, soprattutto per chi effettua numerose chiamate internazionali. Per difendersi, è essenziale conoscere i meccanismi di questa truffa e adottare strumenti di protezione, come app per il blocco delle chiamate sospette o servizi offerti dagli operatori telefonici.
Un’ulteriore evoluzione della truffa Wangiri 2.0 sta prendendo di mira una categoria specifica di vittime: gli automobilisti. Secondo quanto riportato da Il Meteo, i truffatori hanno capito che chi è al volante ha meno tempo per analizzare una chiamata in entrata e potrebbe rispondere automaticamente senza pensarci troppo.
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Pericolo doppio per chi guida
La tecnica sfrutta la disattenzione alla guida: il telefono squilla, l’automobilista risponde rapidamente e cade nella trappola. In alcuni casi, la chiamata può addirittura sembrare regolare, con una voce preregistrata che induce l’utente a restare in linea più a lungo. Questo meccanismo fa aumentare i costi addebitati alla vittima, generando un guadagno ancora maggiore per i truffatori.
Gli esperti consigliano di non rispondere mai a numeri sconosciuti, specialmente mentre si è alla guida. Attivare i filtri antifrode sul proprio smartphone o contattare il proprio operatore per verificare la presenza di strumenti di protezione può essere una soluzione efficace per ridurre il rischio di cadere vittima di questo inganno.