Ti derubano mentre fai benzina, non fare questo errore quando fai rifornimento o ti ritrovi in mutande: te ne accorgi troppo tardi

Truffe e benzina (Depositphotos foto)

Truffe e benzina (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Attenzione ai truffatori ai distributori di benzina: un semplice errore può costarti molto caro, ecco come evitarlo. 

Fare benzina è una di quelle cose che facciamo senza pensarci troppo. Arrivi alla pompa, infili la carta o metti i contanti, fai rifornimento e via. Un’operazione quasi automatica, spesso accompagnata dalla distrazione del telefono o dalla fretta di ripartire. Ma è proprio in questi momenti che i truffatori entrano in azione, approfittandosi di chi abbassa la guardia per qualche secondo.

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Le truffe ai distributori di carburante non sono certo una novità. Nel tempo i metodi sono cambiati, diventando sempre più ingegnosi. Se una volta ci si doveva preoccupare solo di chi rovistava nelle auto in sosta, oggi le minacce arrivano anche dai dispositivi elettronici e dalle stesse pompe di benzina. Insomma, tra pagamenti digitali e contatori truccati, i modi per fregare gli automobilisti non mancano.

A volte, la fregatura arriva direttamente da chi dovrebbe garantire il corretto servizio. Alcuni automobilisti hanno segnalato distributori dove il contatore inizia a girare prima ancora che il carburante venga erogato, oppure continua a scorrere anche quando il pieno è ormai fatto.

Ma il problema più serio resta sempre il contatto diretto con i truffatori. Alcuni raggiri sono talmente ben studiati che chi cade nella trappola si rende conto di essere stato fregato solo quando è troppo tardi. E il bello – si fa per dire – è che questi delinquenti riescono a far sembrare il tutto assolutamente normale… fino al momento in cui il danno è fatto.

Una truffa banale ma pericolosa

L’ultima trovata in fatto di truffe ai distributori è stata soprannominata “truffa dei 5 euro”, un nome che sembra quasi innocuo, ma che nasconde un inganno davvero subdolo. Il trucco è semplice: un individuo si avvicina a un automobilista fermo alla pompa e gli chiede un favore. Dice di avere solo contanti e di non poter pagare con la carta, quindi propone uno scambio: tu paghi con la tua carta, lui ti dà 5 euro in contanti.

Sembra un gesto di normale cortesia, ma è qui che scatta la trappola. Nel momento in cui la carta viene inserita nel terminale, il truffatore – con una mossa rapidissima – imposta un importo molto più alto di quello pattuito. L’automobilista, se distratto o poco attento, si ritrova a pagare un pieno intero, mentre il malintenzionato si allontana soddisfatto con il serbatoio pieno e senza aver speso un centesimo. E se uno dice di no? Ecco il punto inquietante.

Persone dal benzinaio (Depositphotos foto)
Persone dal benzinaio (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Rifiutare non basta: occhio alle reazioni

In molti casi, il truffatore non accetta un rifiuto con un sorriso e un “va bene lo stesso”. Anzi, può diventare aggressivo, alzare la voce o addirittura passare alle minacce. Alcuni automobilisti hanno raccontato di essere stati intimiditi e spaventati al punto da preferire pagare pur di evitare problemi.

Per evitare di cadere in questa trappola, la cosa migliore è ignorare chiunque si avvicini con richieste strane o troppo insistenti. E se la situazione si fa tesa, niente panico: restare calmi, non reagire impulsivamente e, se necessario, chiamare immediatamente le forze dell’ordine. Meglio prevenire che ritrovarsi nei guai per un banale rifornimento.