Il sorpasso dei furgoni elettrici: tra pochi anni costeranno meno dei diesel
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Furgoni elettrici (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it
La diffusione dell’elettrico a discapito della combustione interna interesserà anche il mercato dei furgoni. Ecco perché puntare su un mezzo a zero emissioni produrrà futuri benefici
Nonostante tutte le Case costruttrici mondiali prestino particolare attenzione alla produzione e alla vendita di veicoli in grado di produrre emissioni nocive pari a zero nell’ambiente e i furgoni elettrici nello specifico siano diventati una realtà consolidata nei piani produttivi delle stesse, in Italia questa alternativa fatica a prendere effettivamente piede.
Eppure, tra design estetico e funzioni integrate, sono molte le alternative papabili per il pubblico dei consumatori nostrani. Le aziende e i privati che si interessano hanno la possibilità di selezionare il modello che più si addice alle loro esigenze e necessità all’interno di una gamma realmente vasta, considerando che ciascun profilo sul mercato presenti caratteristiche tecniche differenti.
E rappresentano una scelta vantaggiosa in ogni caso, a partire alle inesistenti emissioni di CO2 che essi diffondono nell’aria, ergendosi come una delle alternative maggiormente performanti in termini di decarbonizzazione e futuro ecologico. Ma la silenziosità del loro rumore rende questi veicoli adatti anche alla circolazione notturna, persino nei centri pubblici più affollati.
La scelta pagherà indubbiamente, a patto che la selezione del mezzo più opportuno da eleggere avvenga nella maniera più attenta possibile, mettendo sul piatto le proprie esigenze, quali l’autonomia che dovrà essere necessariamente coperta, il carico che l’azienda o il privato prevede di trasportare e numerosi altri fattori, mantenendo un occhio anche al prezzo.
Il diesel resta (per ora) favorito
La nuova frontiera dei furgoni sarà indubbiamente rappresentata dai modelli elettrici. Attualmente l’opzione diesel figura ancora come quella maggiormente eletta tra le alimentazioni disponibili, a tal punto che la multinazionale Stellantis ha posto l’obiettivo di lanciare sul mercato nuovi modelli con motori a gasolio, ma le ipotetiche stime sul futuro di questo mercato potrebbe portare ad un clamoroso dietrofront.
Il prezzo di listino dei furgoni elettrici risulta ancora essere più elevato rispetto a quelli alimentati dalla combustione interna, questo prevalentemente per una questione di maggiori fondi impegnati nel processo produttivo, che si riflette attraverso un inevitabile aumento dei costi.
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Le previsioni future
Ma lo studio presentato da IDTechEX mette in luce come l’elemento fondante al momento dell’acquisto di un mezzo di trasporto è l’insieme del Total Cost of Ownership, che comprende tutte le spese derivanti non soltanto dall’acquisizione, ma anche dalla manutenzione e dalla tenuta dello stesso. Per rendere più chiara l’idea, rientrano in questa categoria costi extra quali il carburante, il bollo auto, l’assicurazione e tutti gli interventi, come dicevamo, di manutenzione.
E prendendo in riferimento queste spese, aldilà del prezzo di listino, optare per un furgone elettrico consentirebbe un risparmio notevole. Anche se nel mercato odierno i furgoni diesel presentano un costo di partenza minore, l’ipotesi avanzata da IDTechEX inquadra la possibilità che i costi arrivino a ribaltarsi, portando i mezzi a zero emissioni a divenire un’opzione ancor più vantaggiosa. A partire dalla presenza quasi nulla di manutenzione fino alla possibilità di caricare il veicolo direttamente a casa propria, parliamo di opzioni decisamente più agevoli per le tasche dei consumatori e delle aziende che decideranno di eleggere l’elettrico come fonte di alimentazione.