Mini Cooper SE: da 33.500 euro, fino a 402 km di autonomia e ora forse RWD
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Mini Cooper SE (sito Mini foto) - www.vehiclecue.it
La nuova Mini Cooper SE si aggiorna: più accessibile e con possibili novità tecniche. Tutte le novità del modello elettrico.
Le auto elettriche stanno diventando sempre più centrali nel panorama automobilistico, spinte dalla necessità di ridurre le emissioni e dall’interesse crescente dei consumatori per soluzioni più sostenibili. In questo scenario, Mini ha deciso di rinnovare la propria gamma, proponendo veicoli a zero emissioni che combinano design iconico, tecnologia avanzata e prestazioni elevate.
Fin dal suo lancio, la Mini Cooper SE ha rappresentato una delle alternative più interessanti per chi cerca un’auto elettrica compatta ma con un’anima sportiva. Il modello ha mantenuto lo stile distintivo del marchio, aggiornandosi sotto il profilo tecnologico per offrire un’esperienza di guida moderna e coinvolgente.
Quando è stata presentata la nuova generazione della Mini Cooper SE, il prezzo di partenza era fissato a 36.300 euro, con un motore capace di erogare 218 cavalli e un’autonomia dichiarata fino a 402 km con una singola carica. Da quel momento, il marchio britannico ha introdotto alcune modifiche, sebbene senza stravolgimenti significativi, mantenendo il carattere distintivo della vettura. La principale novità ha riguardato il prezzo d’attacco, che è stato rivisto al ribasso per renderla ancora più competitiva sul mercato.
Le prospettive future per Mini sembrano orientate verso un’evoluzione ancora più marcata della piattaforma tecnica. Secondo quanto riportato da Auto Everyeye, il marchio potrebbe puntare su soluzioni più avanzate, adottando tecnologie derivate direttamente dall’esperienza BMW nel settore delle auto elettriche.
Mini Cooper SE: il futuro potrebbe essere a trazione posteriore
La grande novità che potrebbe cambiare il volto della Mini Cooper SE riguarda l’adozione della piattaforma Gen6 di BMW, caratterizzata da un’architettura a 800 volt. Questa innovazione permetterebbe di migliorare significativamente sia le prestazioni che l’efficienza energetica, ottimizzando la gestione della batteria e della potenza erogata.
Uno degli aspetti più interessanti di questo aggiornamento riguarda la possibile introduzione della trazione posteriore. Gli ingegneri Mini, in un’intervista ad Autocar, hanno infatti confermato che non sono previsti motori elettrici EESM sull’asse anteriore, una scelta che segue la filosofia BMW, da sempre focalizzata su questa configurazione propulsiva. Se confermata, questa svolta rappresenterebbe una rivoluzione tecnica per Mini, che fin dalla sua nascita ha sempre adottato la trazione anteriore.
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Una Mini Cooper SE RWD è davvero possibile?
L’eventuale passaggio alla trazione posteriore potrebbe rendere la Mini Cooper SE ancora più sportiva e divertente da guidare, avvicinandola a modelli premium a batteria. Tuttavia, ci sono ancora molti dettagli da chiarire, soprattutto per quanto riguarda la compatibilità con le future normative sulle emissioni e sulle caratteristiche strutturali dei nuovi modelli.
Un aspetto da considerare riguarda anche le varianti di carrozzeria. Se la Mini Cooper SE a trazione posteriore dovesse diventare realtà, è improbabile che venga sviluppata anche una versione convertibile, a causa delle possibili limitazioni legate alla rigidità strutturale e alle normative green. Resta quindi da vedere quali saranno le decisioni finali del marchio britannico nei prossimi mesi.