Assicurazione RC, io uso quella di mia moglie: se anche sei una capra a guidare paghi meno con questo trucco

Coppia felice in auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Scopri come sfruttare questa legge per ottenere una polizza auto più economica: tutti i vantaggi e i requisiti per risparmiare sulla RC.
Chi ha un’auto lo sa bene: l’assicurazione RC auto è una di quelle spese inevitabili, e spesso salatissime. La legge impone di assicurare il proprio veicolo per coprire i danni causati a terzi, ma il costo della polizza può cambiare parecchio in base a diversi fattori, come l’età del conducente, gli anni di patente e soprattutto la famigerata classe di merito. Insomma, più sei considerato “rischioso”, più paghi.
Fortunatamente, esistono delle soluzioni che permettono di pagare meno senza dover cambiare compagnia o fare chissà quali manovre complicate. Una di queste opzioni è legata a una normativa che, se sfruttata nel modo giusto, può far risparmiare cifre considerevoli.
Parliamo di una legge che offre delle agevolazioni per chi acquista un’auto, permettendo di ereditare la classe di merito di un familiare convivente. Questa legge ha cambiato le regole del gioco per molti automobilisti.
Specialmente per una specifica categoria o per chi ha una storia di guida un po’ problematica. In pratica è possibile non partire da una classe di merito elevata, ma utilizzare quella di un familiare con una polizza più conveniente. Ma cosa prevede esattamente questa norma?
Assicurazione cointestata
Il decreto Bersani è una legge che consente a chi acquista una nuova auto di beneficiare della classe di merito di un familiare convivente. Questo vuol dire che, se un figlio compra il suo primo veicolo, può sfruttare la classe di merito del padre o della madre, risparmiando in modo significativo rispetto a quanto pagherebbe se dovesse partire dalla classe di merito più alta, come accadrebbe normalmente per i neopatentati.
Per sfruttare questo vantaggio, l’unico requisito fondamentale è che i due cointestatari – il nuovo acquirente e il familiare – appartengano allo stesso stato di famiglia, cioè devono convivere sotto lo stesso tetto. In pratica, per esempio, un ragazzo che acquista la sua prima macchina potrà intestarsi la polizza con la classe di merito del padre, a patto che entrambi siano residenti nello stesso indirizzo e che il padre abbia una polizza con una classe di merito favorevole. Ma ci sono altri dettagli da considerare.

Vantaggi e limiti
Il vantaggio principale del decreto Bersani è proprio quello di far partire un automobilista con una polizza a un prezzo decisamente inferiore. Il giovane o il neopatentato non è costretto a pagare come se fosse un guidatore inesperto, ma può usufruire della stessa classe di merito di un familiare che, magari, guida da anni senza incidenti. Questo aiuta a contenere i costi, un aspetto fondamentale per chi sta acquistando la prima auto.
Tuttavia, c’è un aspetto da considerare: se, ad esempio, un figlio che ha usufruito dei benefici del decreto Bersani decide di trasferirsi e non risiedere più con il genitore, perderà i vantaggi legati a quella classe di merito. In altre parole, se il neopatentato esce dallo stato di famiglia, la compagnia assicurativa lo considererà di nuovo come un neopatentato e lo farà partire dalla classe di merito più alta, con il conseguente aumento del premio assicurativo. Questo è un limite che va tenuto presente se si pensa di sfruttare il decreto Bersani a lungo termine.