Nuova generazione di autovelox: nascosti ovunque e dotati di intelligenza artificiale

Autovelox fisso (Comune di La Spezia foto) - www.vehiclecue.it
La nuova frontiera degli autovelox è pronta a sbarcare su strada. Gli automobilisti non saranno neanche in grado di individuarli
Se gli autovelox già di per sé rappresentano uno dei principali incubi degli automobilisti, che incrociano le dita sperando di non trovarseli mai sulla propria carreggiata, l’introduzione avvenuta in Europa non sarà certo in grado di produrre un effetto estasiante; piuttosto, l’esatto contrario.
Tradizionalmente siamo abituati a conoscere gli autovelox distinguendoli in due categorie: i fissi e i mobili. Gli autovelox fissi svolgono la propria funzione di rilevamento della velocità su strada automaticamente e restando stabilmente piantati al punto in cui sono stati posizionati, senza possibilità di essere spostati.
I mobili, al contrario, seguendo quanto suggerito anche dal nome possono essere spostati e il loro funzionamento è strettamente legato alla presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine, stradali e non. All’interno di questa categoria è importante precisare due ulteriori distinzioni.
Stiamo parlando del Videovox, che viene installato direttamente sulle vetture delle forze dell’ordine, e del Telelase, che prevede l’impiego unicamente nelle circostanze di posti di blocco, come fosse una pistola laser, distinguendosi ampiamente rispetto al “cugino” mobile.
Cosa dovranno aspettarsi i conducenti?
Ma sulle strade di Francia è pronta l’introduzione di un ulteriore grattacapo per i conducenti transalpini. Stiamo parlando degli ETU, acronimo di Équipement de Terrain Urbain, presentati come una nuova e maggiormente sofisticata categoria di autovelox che andranno via via a sostituire quelli già installati nel Paese intero. La loro particolarità, restando nell’ambito del funzionamento, è che saranno capaci di integrare funzioni specifiche che precedentemente risultavano essere separate, ma soprattutto, il fatto che per gli stessi automobilisti risulterà quasi impossibile accorgersi della loro presenza.
Le dimensioni più ridotte che gli ETU presentano se comparati ai tradizionali autovelox ne facilitano, infatti, la mimetizzazione e il nascondiglio, venendo fissati su semafori, segnali stradali o lampioni, in modo da rendersi praticamente impercettibili per i conducenti di veicoli. I radar urbani installati sulle strade di differenti città sparse in tutta la Francia saranno ben 200 e saranno in grado di rilevare sia la velocità, con gli eventuali superamenti del limite, sia il passaggio in presenza di semaforo rosso.

L’effetto e lo scopo dell’introduzione
I sensori dei nuovi ETU sono stati potenziati con software d’Intelligenza Artificiale, che rendono addirittura possibile il riconoscimento di automobilisti alla guida senza indossare la cintura di sicurezza o che si stanno distraendo con il cellulare alla guida. Il Segretario di Stato per la Sicurezza Stradale ha, tuttavia, esposto come tale introduzione rappresenti, in parte, una variazione momentanea, implementata al fine di garantire un “effetto dissuasivo“, in modo da costringere gli automobilisti a mantenere un maggior grado di attenzione durante la propria corsa. Non sapendo dove i velox saranno posizionati, il costante timore di poter essere sorpresi a compiere inosservanze relative alle norme stradali sarà in grado di trasportare gli automobilisti verso l’adozione di uno stato di vigilanza costante.
Soltanto l’effettiva applicazione, tuttavia, sarà in grado di produrre dei risultati concreti, dimostrandone il successo o il contrario. La diffusione degli ETU si concentrerà soprattutto nelle grandi città, dove il numero di incidenti che vedono pedoni e ciclisti come vittime è aumentato a dismisura negli ultimi anni, soprattutto nei centri urbani. La popolazione, ovviamente, si è dimostrata tutt’altro che lieta rispetto a questa introduzione e, di certo, una serie di dichiarazioni affermate dalle autorità francesi non hanno fatto altro che alimentare questo polverone. A detta delle stesse il posizionamento dei nuovi autovelox avverrà in modo casuale, suggerendo come l’introduzione degli stessi non avrà la principale funzione di aumentare il grado di sicurezza su strada, quanto più di punire quanti più automobilisti possibili.