Auto intestata a terzi, vietato circolare se non paghi l’imposta, il comodato d’uso non è più gratuito

Guidare multa salata (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Auto intestata a terzi, vietato circolare se non paghi l’imposta, il comodato d’uso non è più gratuito, adesso ti costa caro!
Possedere un’auto non intestata direttamente può sembrare una soluzione comoda in molte situazioni, ma le normative stradali sono sempre più rigide su questo punto. Chi guida un veicolo immatricolato a nome di un’altra persona potrebbe presto trovarsi a fronteggiare restrizioni inaspettate e costose.
La possibilità di circolare liberamente con un’auto intestata a un soggetto terzo sta subendo un’importante modifica normativa che sta cambiando tutto.
Negli ultimi anni, l’uso di veicoli con targa estera da parte di residenti italiani ha suscitato numerosi dibattiti. Il fenomeno è spesso associato al tentativo di eludere il pagamento di tasse automobilistiche, multe o premi assicurativi più elevati.
Per questo, le autorità hanno introdotto regole più severe, imponendo limitazioni precise per chi si trova in questa situazione. Ma scopriamo in che modo la normativa sta cambiando e cosa comporta per gli automobilisti.
Auto in comodato d’uso: adesso cambia tutto!
Un caso emblematico riguarda le auto in comodato d’uso, ovvero i veicoli concessi in prestito senza alcun pagamento. Finora, questa pratica permetteva a molti di guidare un’auto di proprietà altrui senza particolari complicazioni. Tuttavia, le recenti interpretazioni delle norme sembrano cambiare radicalmente lo scenario, creando nuovi obblighi fiscali per chi usufruisce di questa possibilità.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha recentemente esaminato la questione, ponendo in evidenza un aspetto cruciale: alcune disposizioni del Codice della Strada italiano potrebbero costituire una restrizione alla libera circolazione dei capitali. Questa osservazione potrebbe avere ripercussioni significative, soprattutto per chi utilizza un’auto immatricolata all’estero o concessa in comodato.

La nuova interpretazione della normativa
Come evidenziato dalla sentenza della Corte UE del 16 dicembre 2021, l’articolo 93 del Codice della Strada vieta ai residenti italiani da oltre 60 giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero, salvo alcune eccezioni. Tuttavia, questa norma potrebbe risultare in contrasto con il diritto europeo, poiché impone un onere fiscale ai comodati d’uso solo per i veicoli con targa straniera.
Di conseguenza, la gratuità del comodato d’uso non è più garantita per tutti. Se il veicolo concesso in prestito è immatricolato all’estero, il conducente residente in Italia potrebbe essere obbligato a pagare un’imposta per poter circolare. Come sottolineato da Fisco e Tasse, questa interpretazione potrebbe dissuadere i residenti italiani dall’accettare l’uso di auto con targa straniera, modificando radicalmente le abitudini di chi usufruisce di un veicolo non intestato a proprio nome.