Guasto da incubo, se si accende questa spia sono dolori: chiedono sempre dai 1.000€ in su per ripararlo

Spia del motore (Depositphotos foto)

Spia del motore (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Fai molta attenzione a questa particolare spia: se si accende, la riparazione può costare più di 1.000 euro, è davvero onerosa.

Ogni automobilista lo sa: tenere d’occhio il cruscotto è fondamentale. Quelle piccole spie luminose non sono lì per bellezza, anzi, servono a segnalare problemi più o meno gravi. Alcune si accendono e poi spariscono da sole, altre invece restano lì fisse, ad esempio quella gialla del motore, come un brutto presagio. E se si ignora il segnale, il conto dal meccanico rischia di essere molto, molto salato.

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La reazione più comune? Sperare che sia solo un falso allarme. Magari spegnere e riaccendere l’auto nella speranza che la spia scompaia magicamente. Ma la verità è che certi avvisi non andrebbero mai sottovalutati. Alcuni guasti possono essere trascurabili, altri invece portano a danni irreversibili, con costi di riparazione che fanno venire il mal di testa.

Dipende tutto da cosa si è rotto e dal tipo di auto. Ci sono riparazioni che si risolvono con pochi euro e un po’ di pazienza, ma altre richiedono interventi lunghi e costosi, soprattutto se c’è di mezzo un componente essenziale. E quando il preventivo supera il mille euro, la situazione diventa un vero incubo.

Il punto è che alcuni pezzi dell’auto, se si rompono, costano un occhio della testa. Sostituirli non è solo questione di acquistare un ricambio, ma anche di trovare un meccanico onesto e competente che faccia il lavoro senza approfittarsene. E c’è un componente in particolare che, se si guasta, significa solo una cosa: spese folli in arrivo.

Quanto si spende per la sostituzione

Cambiare un pezzo simile non è roba da fai-da-te, a meno che non si sia esperti di meccanica. Serve un professionista, e qui arriva la parte dolorosa: il costo della riparazione può variare da 300 a 1.000 euro, a seconda del modello dell’auto e del tipo di intervento necessario. E se il problema si estende ad altre parti dello scarico, la spesa può salire ancora.

Per cercare di risparmiare, molti automobilisti si affidano a rivenditori indipendenti, dove si trovano pezzi a prezzi più accessibili rispetto alle officine ufficiali. Ma occhio: il pezzo deve essere compatibile al 100% con l’auto, e l’installazione va fatta a regola d’arte. Altrimenti si rischia di spendere ancora di più per risolvere danni peggiori.

Convertitore catalitico (Depositphotos foto)
Convertitore catalitico (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Il pezzo che fa piangere il portafoglio

Uno dei guasti più temuti riguarda il convertitore catalitico, quel dispositivo che aiuta a ridurre le emissioni inquinanti dell’auto. Se si danneggia, la spia del motore si accende, e da lì in poi è solo una questione di tempo prima che l’auto inizi a dare problemi più seri. Ignorarlo? Neanche a parlarne.

E il bello è che il prezzo del pezzo in sé non è sempre esagerato. Si trovano convertitori catalitici a meno di 100 euro, mentre altri modelli arrivano a superare i 200. Il vero problema è la manodopera. Per sostituirlo servono tempo, strumenti e competenze, il che significa fatture che lievitano in un attimo.