Multe al contrario, ora a farle sarai tu: con la nuova app “sceriffo” diventi un vigile pagato a cottimo

Con questa app diventi un vigile (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Si ribalta la situazione: l’app che trasforma i cittadini in vigilanti della sosta selvaggia, con ricompense per ogni multa segnalata.
Chiunque guidi in città sa bene quanto possa essere frustrante trovare un’auto parcheggiata dove non dovrebbe stare. Marciapiedi invasi, passi carrabili bloccati, corsie riservate trasformate in posteggi personali. Insomma, il parcheggio selvaggio è un problema con cui facciamo i conti ogni giorno.
Le multe ci sono, certo, ma i controlli spesso non bastano e molti se la cavano senza conseguenze. Negli anni, sono stati provati diversi metodi per cercare di mettere un freno al caos: più vigili in strada, telecamere di sorveglianza, sanzioni più salate.
Eppure, niente sembra davvero funzionare. Chi parcheggia in divieto lo fa sapendo che, nella peggiore delle ipotesi, gli andrà male una volta su dieci. E così il problema si trascina, soprattutto nelle grandi città, dove trovare un posto regolare è un’impresa.
Alcuni pensano che la soluzione stia nel coinvolgere direttamente i cittadini. Se i vigili non bastano, perché non far fare il loro lavoro alla gente comune? Un’idea che può sembrare estrema, ma che in certi luoghi è già realtà. Dopotutto, siamo tutti stanchi di chi si sente furbo a scapito degli altri. E se fosse possibile segnalare i furbetti in modo semplice e immediato, magari con un incentivo economico?
Tra correttezza e polemiche
Ovviamente, non tutti sono entusiasti dell’idea. C’è chi teme che un sistema del genere possa trasformare i cittadini in cacciatori di multe senza scrupoli, pronti a segnalare ogni minima infrazione solo per incassare la ricompensa. E il rischio di falsi allarmi o vendette personali non è da sottovalutare.
Un sistema del genere inoltre solleva un sacco di domande: è giusto che chiunque possa trasformarsi in una specie di “vigile urbano fai da te”? Non si rischia di creare tensioni o addirittura abusi? E soprattutto, in un paese come l’Italia, questa cosa potrebbe mai funzionare senza scatenare polemiche infinite?

Qui lo fanno già, e ci guadagnano pure
Se in Italia questa idea sembra ancora fantascienza, in Svezia è già una realtà concreta. Si chiama Scout Park, un’app che permette ai cittadini di segnalare auto parcheggiate in modo irregolare. E non solo: per ogni multa confermata, chi ha fatto la segnalazione riceve una ricompensa in denaro. Insomma, più multe fai, più guadagni. Il funzionamento è semplice: vedi un’auto in divieto, scatti una foto con la targa ben visibile, la invii tramite l’app e aspetti la verifica delle autorità. Se la multa viene convalidata, sul tuo conto arrivano subito 50 corone svedesi (circa 4,30€). Con una segnalazione al giorno, si può arrivare a racimolare oltre 120 euro al mese.
L’idea di un’app come Scout Park in Italia potrebbe far comodo a molti, ma ci sono diversi ostacoli da superare. Primo fra tutti, la legge: al momento, le segnalazioni dei privati cittadini non hanno alcun valore legale. Per rendere una cosa del genere operativa servirebbe una modifica delle norme sul Codice della Strada. Poi c’è la questione culturale. Se in Svezia l’idea di segnalare un comportamento scorretto è vista come un atto di responsabilità civica, in Italia rischia di essere percepita come una spiata bella e buona. Resta da vedere se un sistema del genere potrebbe davvero funzionare o se finirebbe nel dimenticatoio, tra mille polemiche.