Revisione, “adesso colleghiamo l’OBD al computer di bordo”: con la nuova legge non passa più nessuno, lo scanner trova ogni minima pecca

Revisione auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Con la nuova revisione auto i controlli elettronici diventano più rigidi e non si potrà più sfuggire agli errori della centralina.
Negli ultimi anni, le auto sono diventate sempre più complesse, piene di elettronica e sistemi di diagnosi avanzati. Oggi, ogni veicolo può “parlare” attraverso la centralina di bordo, segnalando problemi e malfunzionamenti che prima sarebbero passati inosservati. Ma nonostante questa tecnologia fosse già disponibile, la revisione periodica delle auto ha continuato a basarsi su controlli abbastanza “tradizionali”. Fino a poco fa.
La revisione è un passaggio obbligatorio per tutti gli automobilisti e serve a garantire che i veicoli in circolazione siano sicuri e in regola con le emissioni. Però, diciamocelo, in passato c’è sempre stato qualche margine di tolleranza. Alcuni problemi, specialmente quelli meno evidenti o legati all’elettronica, venivano “sorvolati” dai centri di revisione. Questo perché mancavano strumenti precisi e, in certi casi, anche la voglia di complicarsi la vita con segnalazioni troppo rigide.
Ora però le cose sono cambiate: con l’aumento delle auto dotate di diagnosi elettronica, gli strumenti di verifica sono diventati più sofisticati. Tra questi, la famosa porta OBD, un’interfaccia che permette di collegarsi direttamente alla centralina per leggere eventuali errori registrati.
Questa situazione ha sollevato diverse polemiche. Da un lato, c’era chi sosteneva che fosse ora di rendere i controlli più rigorosi per evitare trucchi e manomissioni. Dall’altro, c’era chi temeva che un’eccessiva rigidità potesse penalizzare ingiustamente gli automobilisti, soprattutto quelli con auto più datate. Alla fine, il giro di vite è arrivato e i nuovi regolamenti sono ormai realtà.
La revisione è più severa
Da un po’ di tempo i controlli sulle auto sono cambiati radicalmente: la diagnosi tramite OBD è diventata obbligatoria. Tradotto, significa che non si potrà più far finta di niente se la centralina segnala un problema. Il nuovo sistema prevede che ogni errore memorizzato venga analizzato e, se ritenuto grave, l’auto verrà bocciata alla revisione. Fine dei favoritismi.
Uno degli aspetti più rigidi riguarda la spia motore MIL. Se si accende e resta attiva durante la revisione, il verdetto è automatico: veicolo non idoneo. Questo cambia parecchio le cose, perché fino a oggi c’erano casi in cui, nonostante la spia accesa, l’auto riusciva comunque a passare il controllo. Inoltre, verranno effettuati controlli incrociati sui chilometri percorsi, per smascherare chi ha “giocato” con il contachilometri per ringiovanire il veicolo. Ma le novità non finiscono qui.

Conseguenze per gli automobilisti
Oltre agli errori della centralina, questo metodo raccoglie dati anche sul consumo di carburante, almeno per le auto immatricolate dal 2021 in poi. Non è obbligatorio comunicare questi dati, ma se si sceglie di non farlo, bisogna segnalarlo ufficialmente sul referto della revisione.
Per chi possiede un’auto un po’ datata o con qualche problema latente, queste regole potrebbero significare spese extra per riparazioni prima della revisione. Se fino a poco tempo fa si poteva sperare che il meccanico chiudesse un occhio, ora con lo scanner non si sfugge più: ogni difetto registrato verrà analizzato e, se critico, causerà la bocciatura.