Sigarette in auto: ti costeranno 2.000€ in più, questa cattiva abitudine ti prosciuga il conto, smetti subito

Fumare in auto (Pixabay foto)

Fumare in auto (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Fumare in auto: un’abitudine dannosa e costosa che svaluta la tua vettura più di quanto immagini, e non solo. 

Smettere di fumare? Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Chi ha provato a lasciarsi alle spalle questo vizio lo sa bene: la sigaretta diventa quasi un’estensione della propria routine quotidiana. Un caffè e una bionda, una pausa e una boccata di fumo.

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Una di quelle cose che fai senza pensarci troppo, un gesto automatico. Ma attenzione, perché oltre a far male alla salute – e questo lo sanno pure i muri – fumare ha anche un impatto pesante sul portafoglio.

Il prezzo delle sigarette è in costante aumento e non sembra destinato a fermarsi. Lo Stato ci ha visto lungo e ha trasformato la dipendenza da nicotina in un vero affare. Pacchetti sempre più cari, accise che lievitano e il fumatore che sborsa senza pensarci troppo.

Ma il problema non è solo il costo diretto del tabacco: ci sono spese “nascoste” che in pochi considerano, e che alla lunga possono pesare parecchio. Uno degli aspetti più sottovalutati riguarda i danni che il fumo provoca agli ambienti chiusi.

Fumare in auto

Basta entrare in una stanza in cui si fuma da anni per rendersene conto: odore pungente, mobili impregnati, tende che trattengono la puzza. E lo stesso succede in macchina: e qui iniziano i problemi. Molti fumatori accaniti accendono sigarette anche mentre guidano, senza pensarci due volte.

Finestre abbassate, cenere fuori dal finestrino e via. Ma quello che non sanno è che potrebbero ritrovarsi con una brutta sorpresa. Eh sì, perché il fumo in macchina ha un costo ben preciso… e non si parla solo di salute.

Fumo di sigaretta (Pixabay foto)
Fumo di sigaretta (Pixabay foto) – www.vehiclecue.it

Una perdita enorme

Secondo uno studio della società Carbuyer, fumare regolarmente in auto comporta una svalutazione che può superare i 2.000 euro. Un dettaglio che molti trascurano, ma che i concessionari conoscono benissimo: il primo controllo che fanno quando valutano un’auto usata è proprio per capire se il proprietario fosse un fumatore. E se la risposta è sì… beh, il prezzo crolla.

Alcuni rivenditori arrivano persino a rifiutare del tutto auto che hanno assorbito odore di fumo. Il motivo? La nicotina si insinua dappertutto: sedili, tappetini, pannelli delle portiere, persino il soffitto dell’auto. Rimuovere completamente l’odore non è affatto semplice e richiede interventi di pulizia costosi e approfonditi. E questa cifra impressionante corrisponde proprio al costo necessario per eliminare l’odore e ripristinare gli interni. Ecco perché alcuni concessionari, per non perdere tempo e denaro in trattamenti di pulizia, preferiscono direttamente non ritirare auto appartenute a fumatori.