Velocità sotto controllo: la mappa aggiornata dei Tutor in Italia

Autostrada

Tratto autostradale (Autostrade foto) - www.vehiclecue.it

Se stai percorrendo un’autostrada, potresti incrociare un Tutor a bordo strada. In cosa consiste e in quali tratte è diffusa questa tecnologia?

Con l’attivazione dei nuovi Tutor 3.0, recentemente avvenuta in diversi tratti autostradali dello Stivale, l’argomento dei Tutor è tornato di dominio pubblico. Ma di cosa si tratta?

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Stiamo parlando di un sistema che, al tempo della sua introduzione, ha prodotto risvolti realmente efficaci, rappresentando uno dei sistemi maggiormente sofisticati ed innovativi presenti sulle autostrade italiane.

La sua funzione è quella di rilevare automaticamente la velocità di marcia dei veicoli e l’introduzione si è resa necessaria proprio per porre una decisiva frenata ai tassi d’incidentalità – in molti casi assieme alla conseguente mortalità – che riguardavano proprio le strade extraurbane del territorio nostrano.

Nato dalla collaborazione congiunta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha proceduto all’approvazione di quanto sviluppato in precedenza da Autostrade per l’Italia, il tasso di mortalità dal momento dell’installazione del Tutor in varie zone d’Italia ha subito una decisiva riduzione pari al 56%, secondo quanto condivide la stessa società.

Il ruolo della Polizia Stradale

La Polizia Stradale ha pubblicato la mappa che mostra approssimativamente quali sono i punti delle differenti autostrade italiane in cui i sistemi Tutor sono fissi ed attivi, diffusi tra le oltre 200 tratte controllate dal sistema, 178 delle quali in concessione ad Autostrade per l’Italia, in grado di raggiungere un’estensione complessiva compresa tra i 1.800 e i 1.900. I sistemi di rilevazione comunemente noti come Tutor presentano, in realtà, la denominazione di SICVe, SICVe-PM e Tutor 3.0, installati al fine di garantire un maggior controllo sul rispetto dei limiti di velocità.

La Polizia Stradale, che rappresenta una delle quattro branche della Polizia di Stato, si occupa, nello specifico, di controllare e regolare la mobilità dei veicoli su strada. Le forze dell’ordine, secondo quanto previsto dal DM n. 282 13 giugno 2017, devono procedere a verificare il sistema Tutor prima della sua installazione su strada, oltre al controllo periodico annuale.

Mappa Tutor
Mappa dei tutor presenti sulle autostrade italiane (Polizia Stradale foto) – www.vehiclecue.it

La funzione dei Tutor

La recente introduzione su strada dei Tutor 3.0 ha permesso un controllo più stringente anche per quanto concerne l’utilizzo corretto delle corsie autostradali, specie nei casi di carreggiata a 3 o più corsie, oltre che per i casi di veicoli contromano, seppur molto rari, ma estremamente pericolosi per l’incolumità propria e degli altri utenti della strada.

Tra gli “osservati speciali” ci sono soprattutto i mezzi pesanti, proprio per via del loro volume, che in caso di inosservanza delle regole potrebbe comportare conseguenze estremamente gravi per le altre vetture che circolano sui tratti autostradali. Tornando a parlare delle corsie, il rischio della sanzione è esteso a tutti i veicoli che fanno un uso scorretto dello spazio adibito ai sorpassi. In questo senso, è fondamentale ricordare che la marcia va sempre proseguita nella prima corsia disponibile a destra.