Tre motori su una moto? Yamaha lancia il suo innovativo ibrido SPHEV

Yamaha moto

Yamaha, ecco come funziona la nuova moto con tre motori (DepositPhotos) - VehicleCUE

Yamaha pronta a rivoluzionare il settore dei motoveicoli lanciando un’innovazione molto interessante: una moto con ben tre motori 

Nell’ultimo periodo sono tantissime le case produttrici di moto che stanno cercando di portare avanti innovazioni e novità. D’altronde, sembra proprio che ci sia una gara tra i brand più famosi al mondo per riuscire a lanciare i modelli più interessanti in assoluto.

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Ora sembra che Yamaha voglia prendersi lo “scettro” nella produzione di veicoli con un’interessante novità. Quale? Quella dell’ibrido SPHEV, una moto che potrebbe arrivare a vantare addirittura tre motori.

Ma in che senso la moto può vantare tre motori? Come funzionano i diversi componenti in questo modello che potrebbe rivoluzionare il settore e aprire nuovi spiragli anche nell’automotive?

Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito, cercando di comprendere quelle che sono le intenzioni di Yamaha per il prossimo futuro.

Yamaha, come funziona la moto a tre motori?

Come detto prima, il modello è stato chiamato SPHEV, sigla che sta per “Series-Parallel Hybrid Electric Vehicle“. Tecnicamente, i motori della moto sono solo due: uno termico e l’altro elettrico. Comunque, il propulsore elettrico si divide a sua volta in due motori, ognuno con un compito differente. Infatti, un motore elettrico si occupa della trazione, quindi del movimento delle ruote, mentre l’altro ha il compito di lavorare in simbiosi con il sistema di combustione per produrre energia elettrica.

Insomma, si tratta di un meccanismo ambizioso e secondo alcuni anche abbastanza complicato. Anzi, il sistema sembra essere così complicato che ha bisogno di un software adatto per funzionare. È questo programma che regola l’uso dei diversi componenti. Per esempio, durante le fasi di avvio e di accelerazione, è il motore elettrico dedicato alla trazione quello che funziona, lasciando “a riposo” gli altri. Se però l’energia elettrica cala, allora si attivano il motore a combustione e il secondo propulsore elettrico che provvederanno al recupero di energia. Il motore a benzina si attiva per la trazione solo in caso di assoluta necessità.

Yamaha prototipo
Yamaha, arriva il prototipo interessante detto SPHEV (DepositPhotos) – VehicleCUE

Le sfide per il futuro

Per riuscire a spiegare correttamente il funzionamento di questo sistema, Yamaha ha deciso addirittura di realizzare un video esplicativo, dando tutte le informazioni agli appassionati. Tuttavia, il brand giapponese ora deve pensare alla sfida di presentare questo sistema al pubblico.

Difatti, bisognerà vedere se in tanti saranno propensi ad accettare il metodo SPHEV che potrebbe essere vantaggioso dal punto di vista dei consumi e dell’impatto ambientale. Per ora il sistema è in fase di test ma potrebbe essere commercializzato a breve.