Posto di blocco con autodenuncia: se ammetti il reato l’avvocato te lo assegnano gratis

Problemi con l'alcool

Alcool (PIXABAY FOTO) - www.vehiclecue.it

Un dettaglio poco conosciuto della legge potrebbe cambiare il destino di chi si autodenuncia: ecco cosa succede davvero.

Essere fermati a un posto di blocco può essere un’esperienza stressante, soprattutto se si ha qualcosa da nascondere. Molti automobilisti, nel panico, finiscono per fornire informazioni che potrebbero ritorcersi contro di loro, senza sapere che ogni parola detta può avere conseguenze legali importanti.

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Nella confusione del momento, alcuni scelgono la via dell’autodenuncia, magari pensando che collaborare possa portare a una pena più lieve o addirittura a uno sconto sulla multa. Ciò che non tutti sanno è che dichiarare spontaneamente di aver commesso un reato può attivare automaticamente un meccanismo legale molto particolare.

Un caso emblematico è quello del segretario dei Radicali Italiani, Filippo Blengino, che lo scorso dicembre ha scelto di autodenunciarsi per dimostrare l’assurdità del nuovo Codice della Strada. Durante un posto di blocco, ha dichiarato di aver assunto cannabis due giorni prima, mettendosi però alla guida “in piena lucidità”.

Il risultato? Blengino è stato formalmente indagato per violazione dell’articolo 187 del Codice della Strada. Le analisi hanno rilevato tracce di THC nel suo organismo, portando al ritiro della patente e alla denuncia immediata.

Autodenuncia e difesa gratuita: il dettaglio che pochi conoscono

Se una persona si dichiara colpevole di un reato durante un controllo di polizia, possono attivarsi alcuni automatismi legali: formalmente indagato: con l’ammissione di un reato, si viene inseriti immediatamente nel registro degli indagati, il che comporta l’avvio di un procedimento giudiziario.
Diritto alla difesa legale: chi è indagato ha diritto a un avvocato, e se non può permettersene uno, può sempre rivolgersi ai Radicali Italiani che in alcuni casi ne assegnano uno d’ufficio gratuitamente per risolvere controversie di questo tipo legate all’incostituzionalità della norma.

Effetti sul processo: a seconda della natura del reato, l’autodenuncia può essere usata come attenuante o come elemento aggravante, influenzando l’esito del procedimento.
Possibilità di patteggiamento: in alcuni casi, dichiararsi colpevoli sin dall’inizio può accelerare il processo e portare a una riduzione della pena o a sanzioni meno severe.

Barriera
Barriera (PIXABAY FOTO) – www.vehiclecue.it

Il caso Blengino e il dibattito sulla costituzionalità della norma

La vicenda di Blengino ha acceso il dibattito sulla nuova regolamentazione, con il nuovo Codice della Strada, infatti, è stato eliminato il riferimento allo stato di alterazione psico-fisica per chi guida dopo avere assunto sostanze stupefacenti: la sola positività ai test comporta una punibilità immediata, anche se l’assunzione risale a molte ore prima.

Blengino ha dichiarato che il suo obiettivo è arrivare in tribunale per chiedere alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla legittimità della norma. Secondo molti giuristi, questa legge rappresenta una forzatura giuridica, punendo alla stessa maniera un soggetto lucido e uno realmente alterato.