Terrore rinnovo, accertamenti a sorpresa dell’ASL sui fascicoli clinici: le nuove tabelle sono rigidissime

Visita dal medico e rinnovo patente (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Rinnovo della patente sempre più complicato: nuovi standard medici e controlli inaspettati mettono in allarme gli automobilisti.
Ormai anche una visita per il rinnovo della patente può diventare un’esperienza ansiogena. Non parliamo di chi ha problemi evidenti o patologie serie, ma di persone in salute che si ritrovano sotto esame come se dovessero affrontare una selezione clinica. E no, non è un modo di dire: la sensazione generale è proprio quella di un clima di diffidenza preventiva, dove tutto può essere messo in discussione.
Fino a qualche tempo fa, il processo era abbastanza lineare. Una visita, due documenti, e si tornava a guidare. Ora invece sembra che si sia alzata l’asticella, e non di poco. I controlli medici per la patente stanno diventando più severi, e le persone lo sentono sulla propria pelle. Anche perché i criteri sembrano essere cambiati in silenzio, e molti ne vengono a conoscenza solo al momento della visita.
Negli ultimi mesi sono aumentati i casi in cui vengono richiesti accertamenti specialistici aggiuntivi, anche in presenza di certificati già presentati e firmati. A volte basta una vecchia indicazione sulla cartella clinica, un’annotazione lontana nel tempo, per far partire tutto da capo. E se poi arriva anche una richiesta dalla commissione medica, allora il rinnovo può diventare un percorso a ostacoli.
E c’è un altro dettaglio che preoccupa non poco: la figura del medico di base viene, diciamo, un po’ messa da parte. Sempre più spesso il giudizio definitivo viene spostato alle commissioni mediche, che operano con criteri molto stringenti e con poca flessibilità. Insomma, la sensazione è che il margine di fiducia stia svanendo.
I parametri sanitari
Il cambiamento nasce da un decreto varato dal Ministero dei Trasporti insieme a quello della Sanità, che ha rivisto in modo dettagliato le regole per il rilascio e il rinnovo della patente. In pratica, per essere considerati idonei alla guida, bisogna essere totalmente esenti da malattie – anche minime – che possano compromettere la sicurezza, neanche parzialmente.
Si parla di disturbi psichiatrici, problemi al cuore, diabete, dipendenze da alcol o droghe, ma anche malattie neurologiche. E non bastano più le autocertificazioni o un semplice controllo di routine. Serve la documentazione completa, compresi gli eventuali trascorsi clinici. Se c’è anche solo un dubbio, la palla passa direttamente alle Commissioni Mediche Locali, che possono anche decidere di limitare la validità della patente a due anni. Ma non finisce qui.

ASL in azione: ispezioni sui fascicoli e patenti congelate
La vera sorpresa, però, è l’arrivo delle verifiche improvvise da parte dell’ASL, che ha iniziato a riesaminare fascicoli già approvati. In alcuni casi, cittadini con tutto in regola si sono visti bloccare il rinnovo, perché nella loro documentazione è stato trovato qualcosa di “non chiaro”. Anche se si tratta di una diagnosi vecchia o ben controllata, non importa.
Le nuove tabelle – ispirate alla direttiva 80/1263/CEE dell’Unione Europea – sono estremamente rigide. Non si guarda più solo al presente, ma anche al passato clinico. E sì, anche chi ha superato una malattia da anni può finire sotto la lente, con visite aggiuntive e rinnovo sospeso.