Patente, introdotti i nuovi requisiti minimi: tutti a casa, all’ASL sembra la processione del venerdì santo

Patente e uomo disperato (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Nuove regole per la patente: tra visite infinite e requisiti più rigidi, cambia tutto per i requisiti minimi.
Chiedere o rinnovare la patente è sempre un momento un po’ delicato. Non si tratta solo di un pezzo di carta, ma di una specie di lasciapassare che ci permette di muoverci liberi. E negli ultimi tempi, beh, si parla parecchio di controlli più serrati e di regole più strette.
Un po’ ovunque si sente dire che le cose stanno per cambiare, anche se poi in pochi sanno davvero come. Ogni volta che saltano fuori novità su questi argomenti, le reazioni sono sempre un misto tra ansia e curiosità. E in effetti, diciamolo, l’idea di dover passare esami più duri non è proprio tranquillizzante.
Anche perché nessuno vorrebbe vedersi togliere la patente da un giorno all’altro. La sensazione generale? Tanta confusione e pure un pizzico di nervosismo. Non è chiarissimo a tutti, infatti, quali siano i paletti messi per superare i controlli.
Una cosa è certa: riuscire a ottenere o confermare la patente sembra sempre più una specie di “mission impossible“. E i dubbi non faranno altro che aumentare il traffico — non quello stradale, però, quello davanti agli uffici visita.
Standard per vista e udito
Per chi guida con patente A o B, come specificato da ASL Avellino, servono questi valori minimi: bisogna avere una visione binoculare che raggiunga 7/10 complessivi. Va bene anche con gli occhiali, però l’occhio che ci vede peggio non deve scendere sotto i 2/10. Occhio anche al campo visivo: bisogna vedere orizzontalmente almeno 120°, e coprire almeno 50° su ciascun lato e 20° su e giù.
Serve anche una buona visione al crepuscolo e un recupero veloce dopo gli abbagliamenti. Per chi ha la visione da un solo occhio (monocolo), si chiede almeno 8/10 di acutezza visiva e un campo visivo ancora più ampio lateralmente (60°) e verso l’alto/basso. E per l’udito?

Test severi
Per quanto riguarda l’udito, invece, per le patenti A e B si deve riuscire a sentire una conversazione normale a 2 metri di distanza per ogni orecchio, anche usando una protesi — ma dev’essere omologata da meno di tre mesi (eh sì, non basta una qualunque). Se invece parliamo di patenti C, D ed E, qui le cose si fanno ancora più serie: l’occhio buono deve vedere almeno 8/10, quello meno buono 4/10, e il campo visivo totale deve essere almeno di 160°.
Per l’udito, si deve capire una conversazione complessa a 8 metri e a 2 metri per l’orecchio meno “brillante”, senza usare protesi. Non basta: serve anche dimostrare di avere tempi di reazione nella norma rispetto agli stimoli luminosi e sonori. Insomma, la parola d’ordine è: occhi e orecchie ben aperti!