Limiti di velocità, a 30 all’ora in città: scatta l’obbligo nel 2025 | Ci metterai 2 ore per andare al supermercato

Autovelox

Autovelox (PIXABAY FOTO) - www.vehiclecue.it

Il nuovo Codice della Strada punta a incentivare i limiti a 30 km/h, con possibili impatti sui tempi di percorrenza.

La mobilità urbana è un tema in costante evoluzione, con le amministrazioni locali chiamate a bilanciare le esigenze di fluidità del traffico con la crescente importanza della sicurezza stradale e della qualità della vita dei cittadini. In questo contesto, la regolamentazione dei limiti di velocità gioca un ruolo cruciale, influenzando direttamente i tempi di percorrenza e il livello di sicurezza all’interno dei centri abitati.

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Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente dibattito sull’opportunità di estendere le cosiddette “zone 30”, aree urbane in cui il limite massimo di velocità per i veicoli a motore è fissato a 30 chilometri orari. Questa misura, già adottata in diverse città europee, mira a ridurre il rischio di incidenti, proteggere i pedoni e i ciclisti, e incentivare una mobilità più dolce e sostenibile.

Con l’imminente entrata in vigore del nuovo Codice della Strada nel 2025, si prospettano importanti novità anche in materia di limiti di velocità nei centri urbani. Sebbene non si parli di un obbligo generalizzato di abbassare il limite a 30 km/h in tutta la città, le nuove disposizioni sembrano andare nella direzione di una maggiore diffusione delle zone a velocità ridotta.

L’obiettivo dichiarato è quello di rendere le nostre città più sicure e vivibili, soprattutto in prossimità di luoghi sensibili come scuole, ospedali e parchi. Ma quali saranno le reali implicazioni per gli automobilisti e per i tempi di percorrenza all’interno dei centri urbani?

Incentivare le Zone 30: la strategia del nuovo Codice

Il nuovo Codice della Strada 2025, la cui entrata in vigore è prevista per il 14 dicembre 2024, introduce diverse modifiche volte a migliorare la sicurezza stradale e promuovere una mobilità più sostenibile. Tra queste, un ruolo di primo piano è riservato all’incentivazione delle zone 30 all’interno dei centri urbani.

Sebbene il nuovo Codice non imponga un limite generalizzato di 30 km/h in tutte le città, esso conferisce ai comuni maggiore autonomia nell’istituire queste aree a velocità ridotta. Un aspetto cruciale è che le zone 30 diventeranno obbligatorie in prossimità di luoghi sensibili come scuole, ospedali e parchi, al fine di proteggere le categorie di utenti più vulnerabili.

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Autovelox (PIXABAY FOTO) – www.vehiclecue.it

L’impatto sui tempi di percorrenza

La prospettiva di una diffusione capillare delle zone 30 solleva inevitabilmente interrogativi sull’impatto che ciò potrebbe avere sui tempi di percorrenza all’interno delle città. L’immagine, forse un po’ provocatoria, di impiegare “2 ore per andare al supermercato” evidenzia una delle principali preoccupazioni degli automobilisti di fronte a una potenziale generalizzazione dei limiti a 30 km/h.

È innegabile che una riduzione generalizzata della velocità massima consentita porterebbe a un aumento dei tempi di viaggio per gli spostamenti in auto. È importante considerare che l’obiettivo principale delle zone 30 è la sicurezza, in particolare per pedoni e ciclisti, che rappresentano le categorie più a rischio in caso di incidente stradale.