Autovelox pirata legalizzati: stufi marci dei continui ricorsi, passa la “legge salvatelecamere” | Salvini dietrofront clamoroso

Autovelox

Autovelox (PIXABAY FOTO) - www.vehiclecue.it

Stanchi dei ricorsi sulle multe, arriva la legge “salva-autovelox”? Il dietrofront del Ministro solleva interrogativi.

La questione della sicurezza stradale è da sempre un tema caldo nel dibattito pubblico italiano. Tra normative stringenti, campagne di sensibilizzazione e l’immancabile presenza di dispositivi di controllo della velocità, l’obiettivo primario resta quello di tutelare l’incolumità di automobilisti, motociclisti e pedoni.

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Tuttavia, l’utilizzo di questi strumenti di rilevamento non è sempre stato esente da polemiche e contestazioni. Negli anni, si sono susseguiti numerosi ricorsi da parte di automobilisti sanzionati, spesso basati su presunte irregolarità nella taratura o nell’omologazione degli apparecchi.

Proprio per fare chiarezza e cercare di arginare il flusso di contestazioni, nelle scorse settimane era emersa la bozza di un nuovo decreto ministeriale volto a regolamentare in maniera più precisa l’utilizzo degli autovelox. L’intenzione dichiarata era quella di fornire un quadro normativo più solido e univoco, capace di superare le ambiguità interpretative che hanno spesso alimentato i ricorsi e messo in discussione la validità delle sanzioni.

Le aspettative intorno a questo provvedimento erano elevate, soprattutto da parte di coloro che auspicavano una maggiore certezza del diritto in materia di controllo della velocità. Si sperava che il nuovo decreto potesse finalmente mettere un punto alle dispute legali e garantire che gli autovelox fossero strumenti efficaci e incontestabili per la prevenzione degli incidenti stradali.

Il dietrofront del Ministero e la “sospensione” del decreto

È notizia recente, diffusa attraverso una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo scorso 23 marzo, che lo schema di decreto volto a regolamentare l’uso degli autovelox ha subito una brusca frenata. Il provvedimento, che era in fase di valutazione a Bruxelles e la cui entrata in vigore era prevista in concomitanza con l’estate, è stato improvvisamente dichiarato “sospeso” dal Ministero, il quale ha addotto la necessità di “ulteriori approfondimenti”.

Cosa implicava la sanatoria degli autovelox approvati? In termini pratici, questa disposizione avrebbe significato che tutti gli autovelox approvati a partire dal 13 giugno 2017 sarebbero stati considerati automaticamente omologati. Di conseguenza, questi apparecchi avrebbero potuto continuare a operare senza il rischio di contestazioni legate alla mancanza di omologazione, poiché si presumeva che rispettassero già le normative sulla taratura introdotte con il decreto del 2017.

Autovelox
Autovelox (PIXABAY FOTO) – www.vehiclecue.it

Le ombre sul decreto “alcolock”

Parallelamente alla questione autovelox, il Ministero dei Trasporti ha recentemente varato un decreto riguardante l’alcolock, dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di tasso alcolemico superiore a zero. Questa misura destinata ai conducenti condannati per guida in stato d’ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, ha sollevato alcune perplessità.

Una delle principali criticità sollevate riguarda il parco auto circolante in Italia. Federcarrozzieri sottolinea come circa il 22% delle vetture abbia un’età superiore ai 19 anni, dal punto di vista tecnico, non si presti all’installazione dell’alcolock. Un’ulteriore questione critica, sempre denunciata da Federcarrozzieri, concerne la formulazione dell’articolo 5 del decreto alcolock.