Codice della strada art. 74: ammenda di 2.500€ per le auto che non hanno questo adesivo | Lo chiedono a ogni posto di blocco

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Multa 2500 euro auto illustrazione (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Il nuovo Codice della strada, l’art. 74 parla chiaro: multa di 2.500€ per le auto che non hanno questo adesivo.

Chiunque sia abituato a viaggiare in auto conosce bene l’ansia che si prova durante i posti di blocco. Controlli sui documenti, verifica dello stato del mezzo e a volte anche richieste apparentemente insolite. Tra queste, però, ce n’è una che sta facendo particolarmente discutere negli ultimi tempi.

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Può capitare di pensare che, una volta in regola con assicurazione, revisione e documenti personali, ogni possibile rischio di multa sia scongiurato. Tuttavia, esiste un dettaglio, spesso ignorato, che può costare caro: una mancanza che riguarda direttamente il veicolo e non sempre evidente a prima vista.

Negli ultimi mesi si è registrato un incremento dei controlli mirati a verificare proprio questo particolare elemento. Un adesivo apparentemente banale, ma fondamentale per l’identificazione del mezzo. Senza di esso, anche un’auto nuova o appena acquistata può essere considerata non conforme alle regole del Codice della Strada.

Chiunque venga trovato privo di questo requisito rischia una sanzione pesantissima, a prescindere da quanto tempo si sia in possesso del veicolo. Nessuna giustificazione viene accettata: l’obbligo esiste dal primo momento in cui il mezzo viene messo su strada.

Quando manca la targhetta del costruttore

Secondo quanto stabilito dall’ordinanza di Cassazione n. 4311/2023, la presenza della targhetta di identificazione del costruttore è obbligatoria su ogni veicolo. La targhetta deve essere posizionata in punti ben visibili e non soggetti a sostituzione durante l’uso. In caso contrario, la sanzione può arrivare fino a 2.500 euro, come confermato da Studio Cataldi.

Nel caso esaminato, la Polizia Stradale aveva inflitto una multa alla proprietaria di un’auto che circolava senza la targhetta. Nonostante i tentativi della donna di giustificarsi sostenendo di aver acquistato il mezzo da poco e di non aver avuto tempo per controllarne la conformità, la Cassazione ha ribadito che la responsabilità è di chi mette il mezzo in circolazione. Prima dell’uso, infatti, è necessario regolarizzare l’identificazione presso il Dipartimento per i trasporti terrestri.

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Controllo della polizia illustrazione (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Cosa prevede l’art. 74 del Codice della Strada

L’art. 74 del Codice della Strada stabilisce che ogni veicolo deve essere identificabile grazie a una targhetta che riporta i dati essenziali. Questa misura serve a garantire che le informazioni registrate presso la Motorizzazione Civile corrispondano esattamente al veicolo in circolazione. Senza la targhetta, viene meno un requisito essenziale di identificazione, facendo così scattare la pesante sanzione.

La Cassazione ha respinto ogni motivazione addotta dalla proprietaria, chiarendo che la contestazione era corretta. La mancanza della targhetta, anche se dovuta a negligenza o a un acquisto recente, non può giustificare l’assenza di regolarizzazione preventiva. Chiunque metta in circolazione un mezzo senza targhetta, infatti, viola direttamente le disposizioni dell’art. 74.