Targhe vietate: con questi numeri devi tornare in Motorizzazione | Se ti fermano passi guai serissimi

Targa

Le caratteristiche che una targa deve possedere (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Controlla la tua targa prima di metterti alla guida! Il Codice Alfanumerico deve rispettare questi requisiti o le conseguenze saranno disagevoli

La targa di ogni auto risulta essere una componente fondamentale della stessa, posizionata sia anteriormente, sia posteriormente, non per un fatto estetico, bensì per facilitare lo svolgimento di una funzione ben precisa.

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Vale a dire l’identificazione univoca del veicolo. Questo perché la targa civile possiede delle precise caratteristiche che permettono di risalire direttamente al nome del soggetto a cui la stessa viene registrata, seguendo anche il processo di eventuali cambi di proprietà del veicolo.

Si tratta di un elemento che deve sempre risultare perfettamente visibile, mai coperto o eccessivamente sporco. Tuttavia, nei casi di eccessivo deterioramento, così come nelle circostanze di smarrimenti o furti, esiste la possibilità di sostituirla.

Ciò sarà possibile unicamente rivolgendosi alla Motorizzazione Civile, che risulta essere l’unico organo preposto all’assegnazione delle targhe, sin dal momento dell’immatricolazione del veicolo.

Il sistema attualmente in vigore

Il Regolamento dell’Unione Europea n.2411/98 del novembre 1998 disciplina il formato di targhe correntemente in uso, che prevede l’utilizzo di un pezzo di metallo bianco riflettente, sul quale vengono apposti caratteri neri e che presenta delle dimensioni standardizzate pari a 360×110 mm anteriormente e 520×110 mm posteriormente.

Lateralmente, invece, le targhe emesse per i veicoli immatricolati nel territorio dello Stato Italiano devono presentare due fasce blu con il simbolo dell’Unione Europea e la sigla “I“, che rappresenta l’Italia, con possibilità di applicare anche una sigla adesiva che illustri le due cifre terminali dell’anno in cui è stata compiuta la prima immatricolazione, ma questo esclusivamente a discrezione del proprietario.

Targa
Targhe italiane (Pixabay foto) – www.vehiclecue.it

Competenze e codici

La stampa delle targhe italiane viene affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Foggia. Segue il processo di suddivisione in differenti lotti, in modo tale da procedere con l’invio delle targhe prodotte direttamente verso gli uffici territoriali delle differenti Motorizzazioni Civili. Correntemente, a seguito dell’introduzione di un nuovo formato, datata 1994, la suddivisione per Province è stata definitivamente abolita, garantendo un aumento per quanto concernono le differenti combinazioni dei codici alfanumerici.

Seguendo l’attuale sistema, la prima targa ad esser stata utilizzata risultava essere composta dal codice AA000AA. Attualmente si è giunti sino alla lettera G, per questo la combinazione che viene utilizzata per le macchine di nuova immatricolazione risulta iniziare con GY, poi seguita da altri caratteri. Ciò significa che allo stato attuale sarebbe possibile procedere ad immatricolare all’incirca 134.256.000 auto, prima di dover virare su un ulteriore metodo di catalogazione delle targhe.