Autovelox, solo il ‘mea culpa’ ti salva dal salasso: 1.100€ di multa per i furboni dei punti eterni

Automobilista arrabbiato

Automobilista arrabbiato e soldi (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Ecco come potresti riuscire a salvarti dalle dilapidanti sanzioni. Se ti danno ragione, ti liberi di un peso economico mostruoso

Per il rilevamento dei veicoli che superano i limiti di velocità imposti su un determinato tratto stradale risultano di fondamentale importanza gli autovelox, strumenti significativamente utili, poiché in grado di migliorare la sicurezza complessiva alla guida.

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Risultano essere, infatti, in grado di misurare la velocità di un veicolo in tempo reale, registrando il numero della targa, la data, l’orario e il luogo in cui l’infrazione è stata compiuta, qualora la vettura venisse sorpresa a superare il limite.

E’ possibile incontrare sia autovelox fissi, generalmente installati a terra o sospesi su pali, ma anche mobili, che vengono montati direttamente dalle forze dell’ordine o direttamente sopra la vettura, o come fossero un treppiedi.

Per comprendere in anticipo la presenza di un autovelox è sufficiente dare un’occhiata attenta alla segnaletica stradale, che ne indica la posizione anticipatamente, in modo che gli automobilisti possano comprendere dove gli stessi si situino.

La responsabilità del conducente

L’Articolo 126 bis del Codice della Strada espone come, nel momento in cui ad un automobilista viene comminata una multa, sorgono due obblighi che lo stesso dovrà impegnarsi a rispettare. Stiamo parlando, ovviamente delle sanzioni, generalmente disposte soltanto a livello pecuniario, prevedendo solo nei casi più gravi la decurtazione di punti dalla patente; ma oltre a ciò, è fondamentale sottolineare la presenza all’interno del verbale dell’obbligo di comunicare il soggetto che effettivamente si trovava alla guida al momento dell’infrazione commessa. Infatti, non è detto l’automobilista al volante nel dato momento corrisponda sempre al proprietario dell’auto.

Nel caso in cui, dunque, non risulta possibile identificare il conducente che ha commesso la violazione alla guida, il proprietario sarà obbligato a fornire il nominativo entro i 60 giorni successivi alla notifica del verbale. Per procedere verso tale direzione, lo stesso è chiamato all’utilizzo del modulo allegato al verbale di notifica della contestazione, che dovrà essere consegnato, adeguatamente compilato, o attraverso mail, PEC o posta, o fisicamente, presso lo sportello dell’autorità competente.

Autovelox su strada
Autovelox su strada (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Come evitare la sanzione pecuniaria?

E’ stata una nuova circolare, emanata il 27 ottobre del 2022, a definire qual è il tempo limite entro cui comunicare i reali dati del guidatore, anche nel caso in cui il proprietario decida di fare ricorso. Infatti, risulta essere piena facoltà dello stesso operare presentando un ricorso, qualora ravveda inesattezze o ingiustizie a suo carico.

Ovviamente gli organi preposti dovranno necessariamente verificare il ricorso, in modo da comprendere l’effettiva adeguatezza dello stesso, verificando se dietro allo stesso si celi un valido motivo, che abbia spinto il proprietario a non comunicare i dati del conducente. La contestazione è dunque l’unico modo per evitare di dover pagare spese realmente esose. All’interno del verbale di reclamo, è fondamentale sapere che dovranno essere indicati sia i dati del ricorrente, sia quelli dell’autorità competente che ha comminato precedentemente la sanzione. Altresì fondamentali sono gli estremi del verbale e i motivi del ricorso. A diffondere queste informazioni è Generali.it.