Patente, circolare Ministero dei Trasporti: “a fine anno regaleremo 6 punti a questi automobilisti” | Pubblicate le liste

Patente a punti

Quali automobilisti recupereranno i punti? (Canva-ACI Gov foto) - www.vehiclecue.it

Il Ministero dei Trasporti lo ha ufficializzato. Ecco come fare per riottenere indietro parte dei punti persi

Ciascuna patente di guida possiede un punteggio iniziale pari a 20 punti. Ammontare che è destinato a diminuire, esclusivamente nel caso in cui dovessero essere commesse infrazioni che il Codice della Strada individua come punibili con la decurtazione.

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In base alla gravità proprio dell’inosservanza commessa, esiste la possibilità di detrazione a partire da un minimo di 1, sino ad un massimo di 10 punti, disposizione che varia per i neopatentati nel corso del primo triennio dal conseguimento della patente.

Per loro, infatti, i punti vengono raddoppiati. Nei casi, più rari, in cui vengono contemporaneamente accertate molteplici infrazioni, l’ammontare massimo di punti decurtabili sale sino a 15.

Quanto ne consegue è che, in caso di recidiva, si può andare incontro addirittura all’azzeramento dei punti; ciò vuol dire automaticamente obbligo di venire nuovamente sottoposti agli esami previsti per il rilascio del documento.

Una mazzata tremenda per gli automobilisti

A subire la decurtazione dei punti non è sempre il soggetto proprietario del veicolo, bensì il conducente che si trovava al volante al momento dell’infrazione commessa, che dunque non per forza corrisponde al soggetto a cui l’auto è effettivamente intestata. Il soggetto che subisce la detrazione viene allertato mediante un verbale di accertamento, compilato dall’organo di polizia stradale preposto, al cui interno viene anche specificato l’ammontare di punti che verranno decurtati dalla patente di guida. Esistono, tuttavia, degli specifici casi in cui non risulta possibile identificare immediatamente il conducente; in simili casi, l’organo di polizia invierà il verbale al proprietario del veicolo, che avrà l’obbligo di comunicare i dati del guidatore entro sessanta giorni.

Ma tornando a parlare dei casi in cui i punti residui sulla patente risultino essere pari a zero, quale sarà il comportamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e soprattutto, come dovrà comportarsi il proprietario del tesserino di guida? Se quest’ultimo vuole rientrare il possesso del documento, sarà obbligato a svolgere nuovamente gli esami, entro 30 giorni dalla totale scadenza di punti; se l’esame svolto non dovesse essere superato, l’organo disporrà la sospensione della patente, per un tempo indeterminato, mentre in caso di esito positivo, il proprietario del documento riotterrà 20 punti, come Codice della Strada disciplina.

Automobilista felice
Automobilista felice (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Come posso recuperare i punti persi?

Esiste, ovviamente, la possibilità di recuperare gradualmente i punti sottratti, senza arrivare all’azzeramento totale di quelli residui sulla patente. Il Codice della Strada dispone che ciò è possibile attraverso specifici corsi organizzati da autoscuole o differenti centri, a patto che gli stessi vengano autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che permetteranno di recuperare un numero di punti compresi tra 6 e 9. La possibilità di tornare a saldo pieno, 20, viene concessa unicamente ai soggetti che per un periodo pari ad un biennio dall’ultima decurtazione non commettono infrazioni punite con la medesima sanzione.

Per coloro i quali saranno capaci di mantenere la propria patente di guida immacolata, senza subire decurtazioni, saranno attribuiti 2 punti bonus ogni biennio trascorso senza commettere infrazioni, sino a raggiungere i 30. Un simile bonus risulta essere valevole anche ai neopatentati, che nel corso del primo triennio di patente, potendo dunque usufruire di un massimo di 3 punti totali, otterranno 1 punto per ogni anno trascorso senza aver commesso comportamenti errati alla guida. A disporlo è l’articolo 126 bis del Codice della Strada.