Posto di blocco, cambiano le fasce orarie: la multa lievita a 400€ | Nuovo obbligo fari su tutte le strade

Posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Obbligo di utilizzo dei fari: il Codice della Strada dispone delle precise fasce orarie. Se non le rispetti, non mancheranno serie conseguenze
Le Forze dell’Ordine preposte sono solite svolgere controlli di routine su strada, al fine di monitorare la situazione su strada e l’integrità psicofisica dei conducenti, oltre che la tenuta e le condizioni dei veicoli.
Generalmente i posti di blocco vengono presegnalati e l’ordine di arrestare la propria corsa viene disposto direttamente da un agente appartenente alle Forze dell’Ordine, che esibendo la tradizionale paletta rossa indicherà al conducente dove fermarsi.
Il corso del controllo effettivo prevede, generalmente, la richiesta da parte degli agenti dei documenti di guida, a partire dalla patente e dal libretto, oltre all’assicurazione del veicolo o, in casi più specifici, alla revisione del mezzo di trasporto.
Nel caso in cui gli agenti siano alla ricerca di specifici soggetti o notano comportamenti sospetti nella circolazione dell’utente che viene fermato, potranno anche disporre controlli più approfonditi, riguardanti, ad esempio, il carico che l’auto sta trasportando.
Regole ferree, ma fondamentali per la sicurezza
Il corretto funzionamento dell’auto è indubbiamente l’aspetto più importante che viene messo alla prova nel corso di controlli più approfonditi da parte delle forze dell’ordine. Il Codice della Strada dispone differenti norme che devono essere rispettate durante l’intero corso dell’anno, mentre altre possono subire variazioni in riferimento alla stagione corrente, come nel caso degli pneumatici, che tra l’altro proprio a partire dalla data del 15 aprile necessitano di essere riadeguati in vista dell’aumento delle temperature.
Tra le componenti fondamentali dell’auto ci sono indubbiamente i fari, che permettono di migliorare la visibilità sui tratti stradali in presenza di condizioni non proprio ottimali, come nei casi di nebbia, pioggia fitta o in notturna. Inoltre, ci rendono visibili in modo chiaro agli altri automobilisti, rendendo fondamentale sia l’installazione, sia l’accensione, che ovviamente potrà avvenire soltanto in virtù di un corretto funzionamento. E’, tuttavia, fondamentale specificare che esistono delle specifiche circostanze su strada, al verificarsi di determinate condizioni, che obbligano gli automobilisti ad accendere le luci, nel corso di fasce orarie e in luoghi ben precisi.

Le disposizioni del Codice e le conseguenti sanzioni
Infatti, il Codice della Strada dispone l’obbligo di accensione per le luci di posizione e le luci della targa – solo in caso di necessità e con possibilità di farlo, anche delle luci d’ingombro – a partire da mezz’ora dopo il tramonto, fino a mezz’ora prima dell’alba. L’obbligo all’infuori di questa specifica fascia, che ricalca l’orario diurno, è valevole unicamente nei casi di scarsa visibilità, dunque all’interno di gallerie, in presenza di nebbia, neve o pioggia. Per quanto concerne abbaglianti ed anabbaglianti, questi ultimi devono sempre risultare accesi nelle suddette condizioni, mentre i primi devono essere utilizzati unicamente fuori dai centri abitati, in presenza di condizioni di scarsa visibilità.
Per gli automobilisti che verranno sorpresi a guidare a fari spenti nel corso dell’orario diurno e fuori da un centro urbano, è prevista una sanzione compresa tra un minimo di 41 e un massimo di 169 euro, oltre alla detrazione di 1 punto dalla patente di guida. In caso di malfunzionamento di una o più luci, nello specifico dei fari anabbaglianti, le sanzioni previste rientrano nella forbice che va dagli 87 ai 344 euro, come dispongono gli articoli 152 e 153 del CdS.