Autovelox, targa invisibile col trucco del gessetto, in pochissimi lo sanno | La multa non ti arriva mai

Autovelox trucco del gesso illustrazione (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Un metodo sorprendente fa discutere: ecco come alcuni riescono a eludere gli autovelox senza lasciare tracce.
In strada, ogni dettaglio può fare la differenza. Un piccolo riflesso, un’ombra fuori posto o una targa meno leggibile del solito possono confondere anche i sistemi più sofisticati. Ed è proprio sull’apparenza di qualcosa di insignificante come un gessetto bianco che si basa un trucco che, a quanto pare, in pochi conoscono ma che potrebbe cambiare le carte in tavola per chi vuole eludere i controlli.
L’idea nasce da una semplice osservazione sul funzionamento degli autovelox, dispositivi ormai ovunque, pronti a rilevare infrazioni con precisione chirurgica. Ma se la loro efficacia si basasse in parte su quanto riflette la targa?
In rete, in particolare sui social e su YouTube, stanno circolando spiegazioni sempre più dettagliate su un sistema che potrebbe rendere una targa “invisibile” agli occhi delle telecamere. Non si tratta di rimuoverla o coprirla, ma di modificarne l’aspetto visivo in modo sottile, tanto da passare inosservati anche a uno sguardo diretto.
Quello che sembra un banale gesto potrebbe in realtà annullare l’effetto di un intero impianto di rilevazione automatica. Ma c’è da chiedersi: è davvero possibile che un semplice materiale scolastico sia in grado di ingannare un sistema elettronico? Le risposte stanno emergendo proprio da chi ha messo alla prova questa teoria.
Un trucco che gioca con la luce
Secondo quanto mostrato nel video pubblicato su YouTube dal canale “Plate Shield”, l’idea è utilizzare dei gessetti bianchi per colorare i numeri e le lettere della targa. Questo strato, seppur sottile, agirebbe come una superficie riflettente, alterando il modo in cui la luce colpisce la targa. Il risultato? Gli autovelox non riuscirebbero più a catturare in modo nitido i caratteri, rendendo impossibile l’identificazione del veicolo.
Come dice anche il video, il principio sfrutta una sorta di abbaglio ottico: la polvere bianca riflette la luce del flash utilizzato dagli autovelox, saturando l’immagine e oscurando i dati fondamentali. Questo effetto impedirebbe così al sistema di generare una multa valida, lasciando l’infrazione senza conseguenze per il conducente.

Il rischio di eludere i controlli senza lasciare tracce
La semplicità del trucco sta proprio nella sua natura “invisibile”: nessuna modifica permanente alla targa, nessun dispositivo elettronico, soltanto un intervento momentaneo che può essere rimosso in pochi secondi. Questo rende il metodo ancora più difficile da individuare da parte delle forze dell’ordine, che si trovano a dover fronteggiare non solo la tecnologia avanzata, ma anche l’astuzia e la creatività di alcuni automobilisti. Il rischio, tuttavia, è concreto: sebbene possa sembrare un espediente innocuo, si tratta comunque di un tentativo di aggirare i sistemi di rilevamento della velocità, con tutte le implicazioni legali che ne conseguono.
Nonostante la diffusione del video e delle discussioni online, non esistono al momento conferme ufficiali sull’efficacia reale e costante di questo metodo. Le condizioni ambientali, il tipo di autovelox e persino il tipo di gesso utilizzato possono influenzarne il risultato.