Posto di blocco, “Le svitiamo il tappo”: se trovano meno di questa quantità di benzina sono 200€ di multa

Posto di blocco, ecco cosa rischi in questa situazione (Canva Foto) - www.vehiclecue.it
Ci sono situazioni che, quando ci si mette alla guida, sembrano davvero improbabili.
Eppure, a volte basta una piccola distrazione o un calcolo sbagliato per trasformare un normale tragitto in un problema da risolvere in fretta. Nessuno è immune dagli imprevisti, nemmeno gli automobilisti più attenti.
Spesso, la confidenza con la propria auto ci porta ad abbassare la guardia su aspetti che riteniamo marginali. La fretta, gli impegni quotidiani, o semplicemente l’abitudine possono farci dimenticare controlli fondamentali, come quelli relativi allo stato del veicolo o ai livelli dei liquidi essenziali.
Alcuni comportamenti, sebbene non intenzionali, possono generare conseguenze inaspettate. Ci si può trovare bloccati sul ciglio della strada, in una condizione che non solo crea disagio, ma può anche diventare fonte di rischio per sé e per gli altri. È proprio in questi momenti che entra in gioco la conoscenza delle regole e delle responsabilità del conducente.
Anche l’errore più semplice può trasformarsi in un grattacapo, e in alcuni casi, comportare sanzioni amministrative e ripercussioni sulla patente. Sapere cosa prevede la normativa è fondamentale per evitare sorprese.
Cosa succede se ti succede davvero?
Se ci si ritrova fermi in mezzo alla strada per mancanza di carburante, il Codice della Strada italiano non è del tutto indulgente. Secondo l’articolo 176, se l’auto ferma costituisce pericolo o intralcio, è prevista una sanzione amministrativa di 84 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente. Inoltre, il conducente ha l’obbligo di mettere in sicurezza il veicolo e gli altri utenti della strada: è necessario spostare l’auto in una piazzola di sosta o sulla corsia di emergenza, se possibile.
Una volta fermo, bisogna indossare il giubbotto catarifrangente prima di uscire dal veicolo e posizionare il triangolo a circa 100 metri di distanza, per segnalare la presenza dell’ostacolo in modo visibile. Anche se in Italia le autorità spesso dimostrano una certa tolleranza, soprattutto nei casi in cui il problema viene gestito in sicurezza, non si può escludere l’intervento della polizia stradale, soprattutto su autostrade o strade a scorrimento veloce.

E all’estero? Non si scherza
In altri Paesi europei, l’approccio è molto più severo. In Svizzera, restare a secco può essere considerato un’infrazione grave, tale da portare al ritiro della patente.
I tribunali svizzeri ritengono che il rifornimento rientri nei compiti essenziali di manutenzione del veicolo, e quindi non è ammessa alcuna giustificazione. In Francia, le sanzioni possono arrivare fino a 400 euro, in particolare se il veicolo è fermo in una posizione ritenuta pericolosa. Anche qui, l’idea di base è che la prevenzione sia una responsabilità del conducente.