Autostrade, sbarre aperte al pedaggio: c’è l’annuncio delle autorità | Non vedrete più mezzo casello

Barriere

Barriere autostradali (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

I caselli e le barriere autostradali stanno per scomparire? L’avanguardistico progetto ha intenzione di puntare su una nuova tecnologia

All’ingresso e all’uscita di ogni differente tratto autostradale è presente una barriera includente caselli, dove avviene il ritiro del ticket, quando un veicolo si immette nella rete, e dove viene pagato il pedaggio, al termine della percorrenza.

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I caselli svolgono la funzione di calcolo del pedaggio che il fruitore del tratto autostradale è obbligato a versare, in relazione ai chilometri percorsi, permettendo la corretta regolazione di accesso e uscita dalle autostrade.

Esistono fondamentalmente due differenti sistemi di pedaggio: il sistema aperto, che prevede il pagamento di una tariffa fissa all’uscita, e il sistema chiuso, più diffuso, che include il ritiro di un biglietto e il successivo pagamento in relazione ai chilometri percorsi.

Se tradizionalmente sia il ritiro del ticket, sia il versamento del pedaggio, avvenivano interloquendo con un operatore fisico, le ultime annate hanno portato ad un progressivo rivoluzionamento, sotto il profilo tecnologico, delle funzionalità autostradali.

Un problema urgente a cui porre rimedio

Una notizia che era già circolata qualche stagione a dietro, ora definitivamente confermata da parte dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi. Le barriere autostradali stanno per essere definitivamente abbandonate, in virtù dell’introduzione del sistema “free flow“. Ma procedendo per gradi, quando questo cambio radicale verrà finalizzato? E soprattutto, riguarderà l’interezza dei percorsi autostradali della nostra Penisola?

Cominciamo col dire che l’affermazione è stata certificata da Gabusi in risposta alla consigliera regionale Laura Pompeo, la cui domanda faceva esclusivo riferimento all’eventualità di azioni intraprese inerenti ad agevolazioni sul costo dei caselli autostradali in determinati tratti delle autostrade piemontesi. Ad esser state messe sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, è stata la Tangenziale di Torino. Il quesito riguardava la possibilità d’introduzione di esenzioni per il pagamento del casello di Trofarello nei confronti dei cittadini risedenti alle aree limitrofe al casello, come l’omonimo Comune o il vicino Comune di Moncalieri, che si presume fruiscano giornalmente del tratto di tangenziale per motivi lavorativi o di studio.

Casello
Casello autostradale (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

L’avvento di un’innovativa tecnologia

La risposta di Gabusi è stata determinante, andando ad includere nell’ampio discorso anche altre tematiche, di comune ed elevata importanza. L’assessore ai Trasporti ha affermato: “La nuova concessione della Tangenziale di Torino prevede il superamento delle barriere tradizionali a favore di un sistema proporzionato di pagamento“.

Il riferimento centra proprio il free flow, già in utilizzo su tratti autostradali della Regione, come l’A33 Asti-Cuneo, che rappresenta una vera e propria avanguardia nell’esperienza di percorrenza di strade extraurbane principali per i fruitori, lasciando spazio ad una maggiore equità sui pagamenti, in virtù del fatto che prenda come riferimento unico i chilometri che una vettura percorre effettivamente. E’ stata anche lanciata l’indiscrezione relativa ad una possibile data, indicativa, ma non ancora confermabile, che inquadra tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027 l’introduzione effettiva dell’innovativo sistema. A riportare la notizia è Torino Cronaca.