Vietato usare Google Maps: i nuovi cartelli sono tassativi | App bannata per chi circola su queste strade

Il navigatore Waze su strada (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Attenti alle mappe, in questo paese i cartelli sconsigliano l’uso: ecco il motivo e la spiegazione sul perchè non devi fidarti.
Nell’era digitale, le applicazioni di navigazione come Google Maps sono diventate strumenti indispensabili per milioni di automobilisti in tutto il mondo. Offrono percorsi rapidi, informazioni sul traffico in tempo reale e punti di interesse, semplificando notevolmente gli spostamenti quotidiani e i lunghi viaggi verso destinazioni sconosciute.
La loro comodità è innegabile: basta inserire una destinazione e il navigatore suggerisce immediatamente il percorso migliore, stimando i tempi di arrivo e guidando vocalmente passo dopo passo. Ci siamo abituati a fidarci ciecamente dei loro suggerimenti, delegando alla tecnologia la scelta della strada più efficiente per raggiungere la meta desiderata, spesso senza consultare mappe fisiche o segnaletica locale.
Tuttavia, affidarsi completamente agli algoritmi di queste applicazioni presenta anche dei rischi. Le mappe digitali potrebbero non essere sempre aggiornate con modifiche alla viabilità, nuove strade, chiusure o sensi unici temporanei. Questo può portare a indicazioni errate, ritardi inattesi o, peggio, a situazioni pericolose.
Ci sono casi documentati in cui i navigatori hanno suggerito percorsi inadatti al tipo di veicolo, strade non asfaltate, strettoie impercorribili o hanno diretto il traffico attraverso piccole comunità non attrezzate a gestirlo.
Quando la tecnologia ti mette fuori strada: il caso di Roccanova
Queste problematiche generali trovano una concreta e curiosa esemplificazione in alcuni casi specifici, è quanto accaduto, ad esempio, in un piccolo comune che ha deciso di prendere una posizione netta nei confronti di una delle app di navigazione più usate, evidenziandone apertamente i limiti e i potenziali pericoli legati al suo utilizzo per raggiungere la località.
Ci riferiamo alla situazione che si è venuta a creare nel comune di Roccanova, in Basilicata. Qui, le autorità locali hanno sentito la necessità di installare una segnaletica molto particolare e decisamente inusuale: cartelli che consigliano esplicitamente di non utilizzare Google Maps per raggiungere il paese. Questa mossa, benché non costituisca un divieto legale nel senso stretto del termine, rappresenta un avviso “tassativo” basato sull’esperienza diretta e sui problemi causati dai percorsi suggeriti dall’applicazione.

Un avviso fondato su problemi reali e l’importanza della segnaletica locale
La ragione dietro questi cartelli a Roccanova è chiara: i percorsi indicati da Google Maps per arrivare a destinazione spesso risultano inadeguati o fuorvianti, probabilmente a causa di strade strette, tortuose o non facilmente percorribili, che l’algoritmo del navigatore non valuta correttamente.
Questo episodio sottolinea un principio fondamentale per chiunque si metta alla guida: le app di navigazione sono un valido supporto, ma non devono mai sostituire completamente l’osservazione della segnaletica stradale fisica e l’uso del proprio giudizio. I cartelli stradali posizionati lungo le strade sono infatti la fonte di informazioni più aggiornata e affidabile sulla viabilità locale, sulle deviazioni consigliate e su eventuali divieti o pericoli. Ignorarli a favore esclusivo delle indicazioni del navigatore può portare dritto a problemi.