Accensione per compressione: quando il benzina funziona come il diesel

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PH: mazdausa.com

Molti costruttori hanno sempre pensato e cercato di sviluppare progetti per una nuova tecnologia motoristica che consentisse di coniugare i vantaggi dei motori diesel e benzina. Cercare, quindi, di ottenere consumi ridotti come un diesel senza perdere lo scatto e la brillantezza tipici di un motore benzina. In particolare, i progettisti hanno focalizzato le proprie attenzioni sull‘accensione per compressione, cercando di sfruttarne il funzionamento anche sui propulsori a benzina.

Nei motori a benzina, la combustione della miscela carburante-aria viene innescata attraverso la candela. Le unità diesel, invece, sfruttano un elevato rapporto tra il volume minimo ed il volume massimo tra pistone e cilindro (rapporto di compressione).

I primi progetti Mercedes e Volkswagen

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L’elevato rapporto di compressione nei motori diesel permette una combustione spontanea a temperature elevate. Questo aumenta il rendimento del motore rendendolo più efficiente. I propulsori capaci di funzionare a compressione variabile riescono a comportarsi come un diesel quando non è richiesta molta potenza e la velocità è costante. Durante le accelerazioni o quando è necessaria una potenza maggiore si comportano come un benzina.

Tra i primi costruttori a sviluppare dei progetti e dei prototipi su questa tecnologia, Mercedes che nel 2007 presentò il motore DiesOtto. Questo era un propulsore 1,8 litri 4 cilindri a benzina con 400 Nm di coppia massima e una potenza di 177 kW. La combustione non veniva innescata dalla scintilla della candela ma spontaneamente grazie ad un elevato rapporto di compressione. Il debutto sul mercato di questo motore doveva avvenire entro alcuni anni, ma poi il progetto è stato abbandonato. Anche Volkswagen aveva tentato di sviluppare un progetto simile nel medesimo periodo con la tecnologia GCI (Gasoline Compression Ingnition). Stesso principio alla base del DiesOtto e alla fine le stesse difficoltà per innescare la combustione a bassi regimi. Il progetto non è stato più portato avanti.

Mazda annuncia il debutto di Skyactiv-X nel 2019

Recentemente, Mazda ha riproposto questa tecnologia, annunciandolo al Tech Forum di Francoforte lo scorso agosto. Il debutto di questa nuova tecnologia Skyactiv-X verrà annunciato al prossimo Salone di Tokyo 2017 in programma dal 25 ottobre al 5 novembre. Il motore che verrà presentato è un 4 cilindri da 2 litri che riesce ad erogare 190 CV con 230 Nm di coppia massima. Questa unità consente una riduzione dei consumi di circa il 30% rispetto alla tecnologia Skyactiv-G e del 40% rispetto ai motori sviluppati prima del 2008.

Potete approfondire sulla SkyActiv Technology a questi link ==>

https://vehicle.closeupengineering.it/skyactiv-technology-mazda-rivoluziona-concetto-del-motore-benzina/9899/ 

https://vehicle.closeupengineering.it/hcci-un-fantastico-incrocio-motori-benzina-diesel/10340/

Mazda ha anche annunciato che questo motore non avrà i problemi dei progetti precedenti grazie ad una massimizzazione dei regimi in cui è possibile utilizzare l’accensione per compressione. Il debutto dovrebbe avvenire nel 2019 e molto probabilmente Mazda riuscirà a mantenere il proprio impegno perchè la casa di Hiroshima è nota per tutte le sue scelte controcorrente rispetto agli altri costruttori.